Lo scoccare della mezzanotte vi mette ansia? Non sapere cosa ci riserva il 2018, ancora di più? Be’, dopo le migliori notizie dell’anno che sta per finire, ecco una selezione delle peggiori, quelle per cui viene voglia di dire: “Meno male che quest’anno è finito e ne inizia un altro”. Come per l’articolo sulle 10 buone notizie del 2017, abbiamo selezionato le notizie che seguono tra le più lette da voi su Gaypost.it.
Cliccate sui titoli per leggere quelle che vi interessano e condividerle con i vostri contatti sui social network. Cominciamo
Si definiscono g0y, gay senza la “a” perché è a prima lettera di anale. Rifiutano categoricamente il sesso anale, quindi, ma non solo. Ecco chi sono.
“Prendiamo un pennarello indelebile e cambiamo tutti i cartelli dei bagni”, è l’invito dell’attrice e performer Silvia Calderoni, aggredita in un bar a Roma.
I minori di 14 anni non potranno vede 120 battiti al minuto, il film che parla della lotta all’Aids negli anni ’90. L’amarezza e la denuncia di Teodora.
Il giovane Ragni pubblica, e poi ritira, un imbarazzante video sui gay che definisce ironico, ma è solo omofobo. Gaypost.it lo ha avuto in esclusiva.
Il ministro degli Interni francese ha denunciato un utente dei social network: aveva definito “frocio” Xavier Jugelé, il poliziotto morto a Parigi.
La senatrice Cirinnà risponde al coordinatore di Noi con Salvini di San Giovanni Rotondo sullo stupro di Rimini: “Serve un’educazione di genere a scuola”.
Un messaggio finito per errore sul telefono del ragazzo trans interessato: il consigliere comunale sarà denunciato per ingiuria.
I corpi delle donne sono, ancora una volta, campo di battaglia usati per alimentare le pulsioni peggiori e per meri scopi politici.
Chi è Filippo Mondella, l’uomo che non vuole coppie gay nella sua casa vacanze “per motivi religiosi”? Una breve ricerca ne restituisce il ritratto.
Notizie preoccupanti dalla Cecenia. Ex caserme riaperte e trasformate in campi di concentramenti, rastrellamenti di gay, estorsioni alle famiglie (ad oggi la questione cecena non è ancora risolta).
Il sindaco di Perugia Romizi avrebbe agito contro il parere dell’avvocatura del Comune non trascrivendo l’atto di nascita di Joan, ora bloccato in Spagna (la questione si è parzialmente risolta qualche giorno fa).
La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…
La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…
Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…
Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…
Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…
Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…