Sono 369 le persone trans o gender-diverse uccise tra l’1 ottobre 2017 e il 30 settembre 2018. Lo rivela l’annuale report “Trans Murder Monitoring” stilato da Trans Respect vs Transphobia in occasione del Transgender Day of Remembrance, la giornata in cui si ricordano le vittime di transfobia in tutto il mondo.
Il report registra un trend in crescita, da quando si è iniziato a raccogliere i dati ufficialmente. Dall’1 gennaio 2008 al 30 settembre di quest’anno il numero accertato di vittime della transfobia è pari a 2982 persone. Dal 2016 ad oggi siamo passato da 295 a 369 vittime in un anno.
A detenere il triste primato di paese con il maggior numero di omicidi di persone transgender o gender-diverse è, ancora una volta il Brasile, con 167 vittime. In Europa il primo posto spetta alla Turchia (7) seguita dall’Italia (5, di cui 3 solo tra Roma e provincia). Seguono la Francia (2) il Regno Unito e la Spagna (1 ciascuno).
Sul totale registrato dal 2008 ad oggi, il 62% di vittime erano sex worker.
(continua dopo l’infografica)
“Lo stigma e la discriminazione contro le persone trans e gender-diverse – si legge nel report – è reale e profondo in tutto il mondo ed è parte di un circolo di oppressione strutturale che ci priva dei nostri diritti basilari. Le persone trans e gender-diverse sono vittime di un odio orribile e di violenze, incluse l’estorsione, le aggressioni fisiche e sessuali e l’omicidio. Nella maggior parte dei paesi, i dati sugli omicidi non sono registrati con regolarità ed è impossibile stimare il numero reale dei casi”.
Il report spiega che questo accade perché la violenza contro le persone trans o gender-diverse si sovrappone spesso ad altri tipi di forme di oppressione come il razzismo, la xenofobia, un sentimento che si scaglia contro le sex worker ecc.
A tal proposito, non è un caso che le vittime di cui si conosce il lavoro sono per la maggior parte, appunto, sex worker. Negli Stati Uniti, la maggioranza delle persone trans di cui si sa che sono state uccise sono nere o native americane (l’85%). In Francia, Italia, Portogallo e Spagna, ovvero i paesi dove si spostano buona parte delle persone trans dall’Africa, dall’America Centrale e da quella del Sud, il 65% delle vittime sono migranti.
Per sensibilizzare la società nei confronti delle disastrose conseguenze della trasnfobia, dal 1999 ogni 20 novembre si celebra il Transgender Day Of Remembrance. In questa giornata si ricordano le persone trans o gender-diverse che hanno perso la vita a causa dell’odio transfobico.
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