L’estate è entrata nel vivo e a noi, come ben saprete, piace viverla in modo completo. Ok, dunque, il nostro immancabile cocktail, a bordo piscina, per i più chic di voi. E ancora meglio la birretta, la sera, in spiaggia, a guardar le stelle. Ma una cosa che non può mancare, a nostro insindacabile giudizio, è una buona lettura che ti accompagni per sorridere, per sognare e anche per riflettere. E allora ecco una rosa di titoli che vogliamo consigliarvi. Con una avvertenza: in questo articolo parleremo di saggistica. Perché è bello, sempre secondo il nostro punto di vista, aprire la mente.
Il primo titolo che vi proponiamo è la raccolta curata da Massimo Prearo e da Paola Mieli su Mario Mieli: La gaia critica – Politica e liberazione sessuale negli anni settanta. Scritti (1972 – 1983), edito per Marsilio Editori. Lo consigliamo perché da una parte ci aiuta a comprendere l’evoluzione del pensiero del grande intellettuale, dall’altro perché ci aiuta a riflettere su cosa è e dove sta andando la nostra società.
«Mieli individua come punto da cui ripartire l’oppressione della femminilità di ogni essere umano» leggiamo nella presentazione del volume: perché «solo nella sua liberazione è possibile infrangere il predominio fallico e mettersi al lavoro per costituire una nuova comunità». E ci sembra un’ottima ragione per proporvelo.
A recuperare la memoria storica e ad ammonirci su quanto fragile può essere la condizione umana, c’è l’ottimo lavoro di Cristoforo Magistro, Adelmo e gli altri – Confinati omosessuali in Lucania, edito per Ombre Corte. Il saggio nasce dopo una mostra omonima, che ha girato tutta l’Italia, che ripercorreva proprio le vite di queste persone, allontanate dalle loro case proprio per essere gay. In un tempo in cui, per Mussolini, gli omosessuali non esistevano, questo volume fa luce sulla storia dei confinati durante gli anni del regime. Restituendo loro una nuova dignità: quella del ricordo e della memoria.
Queste storie «diventano la narrazione dell’evoluzione del movimento gay contemporaneo» partendo da una fondamentale domanda: «come si è costruita e come sta andando modificandosi l’identità omosessuale oggi?» Le Marche diventano, così, osservatorio privilegiato di come vive (e ha vissuto) la comunità omosessuale in provincia, «lontana dalla grande storia, dalle città metropolitane, dai riflettori». Una prospettiva più che opportuna, nell’Italia di oggi.
Brent, quindi, esplora questa dimensione e non lo fa solo attraverso la teorizzazione, ma illustrando pratiche, parlando di sessualità, fornendo consigli su come curare l’igiene e illustrando le tecniche da utilizzare e i rischi che esse possono comportare. Tutto questo, con il fine di far vivere «con disinvoltura e con pieno piacere la propria sessualità e il proprio corpo». Perché il corpo è quel tempio, da intendere laicamente, che dovremmo curare per la piena realizzazione di noi stessi e della nostra autenticità. Anche nella dimensione dell’eros.
La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…
La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…
Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…
Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…
Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…
Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…