San Valentino è alle porte, anche per le coppie formate da persone dello stesso sesso. Ma a quanto pare da Mediaworld non se ne sono ancora accorti. La catena tedesca di elettronica molto diffusa anche in Italia, infatti, ha avviato una promozione. Si tratta della “corsa di San Volantino”, dal 2 al 14 febbraio: tra chi comprerà alcuni prodotti presenti nel depliant promozionale, verranno estratti alcuni fortunati clienti a cui si regaleranno cento secondi di shopping gratuito. Nel regolamento, tuttavia, leggiamo che questa opportunità è limitata solo alle coppie eterosessuali. Pronta, è scattata l’indignazione della gay community e delle persone ad essa solidali.
Cosa dice il regolamento
Ecco cosa dice il regolamento: «Dal 2 al 14 febbraio 2017 acquista uno dei prodotti partecipanti al concorso comunicati in questo volantino presentando in cassa la tua carta fedeltà Media World ed entro il 28 febbraio 2017 aggiorna l’anagrafica associata alla tua carta con tutti i dati richiesti (nome, cognome, dati di nascita, indirizzo, sesso, cellulare, mail): puoi vincere 100 secondi per afferrare tutta la tecnologia che vuoi! Entro il 3 marzo 2017 verranno estratti n° 3 di vincitori che si aggiudicheranno, ciascuno, la partecipazione all’evento “La Corsa di San Valentino”: ciascun vincitore avrà a disposizione 100 secondi per correre all’interno del punto vendita Media World designato e afferrare tutta la tecnologia che desidera, ma dovrà concorrere in coppia ossia insieme ad un partner di gara, purché maggiorenne e di sesso opposto».
La protesta
Pronta, intanto, la protesta tra social e comunità Lgbt. A cominciare da Twitter, dove Trash italiano denuncia: «Bello questo concorso di #Mediaworld. Per partecipare basta avere la carta fedeltà. Ah, ed essere eterosessuali». «Spero che si tratti di un errore», scrive la twittera La Luci, con tanto di faccina sbigottita. Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, dichiara: «Dopo 30 anni di lotte per farci riconoscere dallo Stato, non pensavamo ci volesse più tempo per farsi riconoscere da una catena commerciale. La differenza però è che cittadini italiani ci siamo nati, clienti MediaWorld no. O cambiano il regolamento o noi cambieremo negozi».
Per Marco Canale, presidente di Anddos, si tratta di «una scelta discriminatoria che non può passare inosservata e che dimostra quanto in Italia non possano bastare le leggi per far crescere la cultura del rispetto e dell’uguaglianza dei cittadini. Ancora nel 2017 cii troviamo davanti a palesi discriminazioni delle coppie omosessuali, che alimentano diffidenza e pregiudizi e negano alle persone la libertà di vivere alla luce del sole le proprie relazioni».
Il boicottaggio
A lanciare il boicottaggio è stato il sito PrideOnline che in queste ore sta promuovendo sui social la campagna con gli hashtag #boicottaMediaWorld e #DiscriminaAncheTuConMediaworld. Anche noi della redazione di Gaypost.it ci uniamo a questa battaglia, gemellandoci con gli amici e le amiche della testata. Crediamo infatti che la lotta per l’uguaglianza debba passare per l’accesso alle stesse opportunità anche di natura strettamente commerciale. Invitiamo perciò tutti e tutte ad aderire a questa iniziativa e alla campagna di boicottaggio.