L’ordinanza del giudice
L’ordinanza del magistrato è stata emessa ieri, a poco più di un mese dalla prima sentenza e del successivo ricordo della mamma del giovane. Quest’ultimo, in queste settimane, non ha mai lasciato la sua dimora. Il giudice ha accolto sì la richiesta, ma ha disposto che si avvii un’audizione con il ragazzo, senza che presenzino genitori e avvocati, affinché possa esprimersi liberamente senza l’influenza degli adulti. Si legge infatti, nell’ordinanza: «Lette la memoria autorizzata dalla difesa della madre con la quale si chiede la sospensione dell’efficacia del provvedimento in discorso, la sua reintegra nella responsabilità genitoriale, la ripresa dei rapporti padre-figlio, solo dopo un lungo percorso di riavvicinamento», il giudice ritiene opportuno «sentire il minore, che ha più di 12 anni».
La soddisfazione della famiglia
Esulta intanto Francesco Miraglia, il legale della donna: «Siamo molto soddisfatti per quanto, se pur in modo parziale, ha disposto il tribunale. Penso che il tribunale ogni volta che è possibile non possa e non debba decidere per il minore, senza sentire il minore stesso».