Abbiamo aspettato la data di oggi per parlare di questa ordinanza perché ci sembrava quella più appropriata dato che si festeggia la festa dei papà, e la decisione della Corte d’Appello di Trento del 23 febbraio scorso segna sicuramente un passo in avanti importantissimo per l’affermazione dei diritti dei papà arcobaleno in Italia.
Il dato più rilevante dell’ordinanza, lo diciamo subito, è quello che riguarda i passaggi in cui espressamente i giudici chiariscono ancora una volta un concetto importantissimo: la genitorialità non dipende (solo) dai geni, ma è una scelta intenzionale e di presa in carico di cura e responsabilità.
Non un solo modello di genitorialità
Secondo la Corte di Trento, va infatti escluso “che nel nostro ordinamento vi sia un modello di genitorialità esclusivamente fondato sul legame biologico fra il genitore e il nato; all’opposto deve essere considerata: l’importanza assunta a livello normativo dal concetto di responsabilità genitoriale che si manifesta nella consapevole decisione di allevare ed accudire il nato; la favorevole considerazione da parte dell’ordinamento al progetto di formazione di una famiglia caratterizzata dalla presenza di figli anche indipendentemente dal dato genetico, con la regolamentazione dell’istituto dell’adozione; la possibile assenza di relazione biologica con uno dei genitori (nella specie il padre) per i figli nati da tecniche di fecondazione eterologa consentite”
I precedenti
I giudici di Trento applicano per la prima volta per una coppia di padri i principi in tema di trascrizione dell’atto di nascita straniero con due genitori dello stesso sesso già enunciati dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 19599/2016 di cui avevamo parlato qualche mese fa: viene dunque disposto il riconoscimento di efficacia di un provvedimento straniero che stabiliva l’esistenza di un legame genitoriale fra due minori (nati con GPA) e il padre sociale.
La realtà della famiglie arcobaleno
Ancora una volta i giudici si soffermano sull’assenza di contrarietà all’ordine pubblico, così come già avvenuto nelle precedenti sentenze sul tema e sull’importanza di valutare questi casi tenendo ben presente il precipuo interesse del minore a veder riconosciuta la figura genitoriale del padre sociale.
In coda va detto che il punto davvero importante di questo tipo di riconoscimento legale dell’omogenitorialità, a differenza della stepchild adoption, è che viene fotografata la realtà delle famiglie arcobaleno per quello che sono, senza forzature: la genitorialità viene dunque riconosciuta ab origine e non come qualcosa di acquisito successivamente come con l’adozione.
Di certo questa ordinanza è un ulteriore passo in avanti verso l’affermazione dei diritti genitoriali ed un ottimo modo di festeggiare la festa del papà, sperando che le pronunce si moltiplichino in attesa che il legislatore si decida a colmare questo vuoto legislativo.
AVVISO:Se siete una coppia di mamme o di papà e volete capire quale è la strada migliore per regolarizzare il vostro rapporto di filiazione in Italia non esitate a contattarci: info@gaylex.it