Anche la Spagna si è mobilitata per chiedere la fine delle persecuzioni contro i gay in Cecenia. In centinaia si sono ritrovati in Plaza de Pedro Zerolo a Madrid, ma anche in altre piazze di Siviglia, Aliante, Malaga e Tenerife.
I manifestanti avevano con sé dei triangoli rosa, il simbolo con cui i nazisti contrassegnavano gli omosessuali nei campi di concentramento: un modo per ricordare quello che è già successo nella storia recente dell’Europa.
“Terrorizzati dall’odio del governo ceceno
Intervistato da Gay Star News, Rubén López, presidente dell’associazione LGBT spagnola Arcópoli e della Federazione Nazionale delle lesbiche, gay, transessuali e bisessuali, ha spiegato che “le persone a Madrid sono molto preoccupate per la situazione e volevano mostrare la loro solidarietà alle persone LGBT cecene”: “Siamo terrorizzati dalle parole di odio pronunciate dal governo della Cecenia – ha aggiunto López -. L’Onu, l’OSCE e l’UE devono dare una risposta a queste persone”. Come successo anche in Italia, anche gli attivisti spagnoli hanno chiesto al governo di Madrid di condannare la situazione nella repubblica caucasica.
Situazione sempre più preoccupante
Secondo le ultime notizie giunte dalla Cecenia, sono sei le prigioni per uomini gay identificate il che fa pensare che le persone arrestate, detenute e torturate sono più delle 100 di cui si era parlato inizialmente. È lecito pensare che anche le persone morte siano più di tre, cifra dichiarata dall’inchiesta di Novaya Gazeta nei primi articoli dell’inchiesta che ha sollevato il caso.
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