Votata oggi al Parlamento Europeo la proposta di risoluzione 2017/2688 (RSP) “sull’applicazione degli orientamenti del Consiglio per le persone LGBTI, in particolare in relazione alla persecuzione di (presunti) uomini omosessuali in Cecenia, Russia”.
Cosa dice la risoluzione
Come possiamo leggere nel documento approvato, l’Unione Europea «esprime profonda preoccupazione per le segnalazioni di detenzioni arbitrarie e torture di uomini percepiti come omosessuali nella Repubblica cecena, nella Federazione russa» e «invita le autorità a porre fine a questa campagna persecutoria, a rilasciare senza indugio quanti siano ancora illegalmente detenuti, a garantire protezione giuridica e fisica alle vittime, nonché ai difensori dei diritti umani e ai giornalisti che hanno lavorato a questo caso». Si auspica, inoltre, di permettere alle organizzazioni internazionali per i diritti umani di fare piena luce sulla vicenda, attraverso le dovute indagini.
Le critiche a Putin e ai leader ceceni
Nella risoluzione da una parte si prende atto che «Putin ha incaricato il ministero russo dell’Interno e il procuratore federale di indagare su quanto accaduto» nella piccola repubblica caucasica, invitando «la Commissione, gli Stati membri e il Consiglio d’Europa a fornire sostegno materiale e consulenza alle autorità russe nell’ambito di tali indagini»; dall’altra si condannano le dichiarazioni delle autorità cecene contro le persone Lgbt, «che tollerano o incoraggiano la violenza» e anche quella «del portavoce del governo ceceno che nega l’esistenza di omosessuali». Nel documento, ancora, si chiede l’immediato rilascio di tutti i prigionieri.
Le dichiarazioni di Viotti
Esultano i nostri politici intanto. L’europarlamentare Daniele Viotti, dopo aver esposto il suo discorso in parlamento, ha dichiarato su Facebook: «Attaccare e discriminare una donna, un migrante, una persona LGBTI equivale ad attaccare e discriminare l’idea stessa di Europa. E agli attacchi si risponde in modo fermo e deciso». La votazione è stata fatta per alzata di mano, per cui risulta difficile al momento capire come si sono comportati i nostri europarlamentari. Da fonti interne al Parlamento Europeo pare, tuttavia, che almeno la delegazione del Pd abbia votato compatta, cattolici inclusi.