La Camera dei Rappresentanti del Belgio ha approvato ieri il disegno di legge che permetterà alle persone transgender di cambiare il proprio genere anagrafico sulla base dell’autodeterminazione, senza dover ricorrere all’intervento chirurgico.
La legge è passata con 117 voti a favore e 6 astenuti e sostituisce la vecchia normativa che risale al 2007. Il Belgio è così il sesto paese dell’Ue a riconoscere il diritto all’autodeterminazione delle persone trans ed ad abolire l’obbligo di ricorrere all’intervento chirurgico che, di fatto, comporta la sterilizzazione.
La Camera ha raccolto le indicazioni della Cedu che aveva definito l’obbligo all’operazione una “grave violazione dei diritti umani”.
Legge in vigore da subito
Pur avendo il Belgio un sistema bicamerale, Camera e Senato hanno competenze diverse. La legge approvata ieri, dunque, non dovrà passare anche all’esame del Senato che non ha voce in capitolo su questa materia. Il partito di maggioranza relativa alla Camera è l’Alleanza Neo-Fiamminga, una formazione di centrodestra che detiene il 20 per cento dei voti pari a 33 seggi su 150.
Adopté en plénière: pjdl pr un changement d'enregistrement des pers. #transgenres fondé s/ l'#autodétermination https://t.co/h0cd2eAMmM pic.twitter.com/YCQA04GpiB
— QuidàlaChambre (@LaChambreBE) 24 maggio 2017