Giovedì sera sono stato ospite ad un incontro sulla genitorialità Lgbt.
È stato bello sentire tante storie diverse: dalla coppia di mamme che ha fatto un percorso simile al nostro a storie diversissime di donne e uomini che hanno avuto figli da relazioni etero per poi scoprirsi lesbiche e gay, fino a padri e madri che ad un certo punto della loro vita hanno transitato cambiando il proprio sesso anagrafico.
Dal pubblico un ragazzo mi ha chiesto quali sono le difficoltà maggiori che affrontiamo come famiglia e quali in particolare affronta mio marito, che non è il genitore legale.
Forse sono un inguaribile ottimista o forse siamo stati molto fortunati, ma al momento non abbiamo vissuto situazioni di difficoltà, anche se sappiamo che i problemi potrebbero essere dietro l’angolo se solo ci lasciassimo o se mi dovesse succedere qualcosa.
A noi basta che Luca chiami sorridendo entrambi papà e ci indichi così orgoglioso di fronte al mondo intero. Il fatto che uno dei due soltanto sia suo padre legale, di fronte a questo, scompare.
Ma la novità di questa settimana è che per lo Stato italiano esistono ufficialmente due papà legali per un bimbo: si tratta dell’ennesima pronuncia di stepchild adoption del Tribunale per i minorenni di Roma che però, a differenza delle altre, riguarda per la prima volta due padri invece che due madri e che non è stata appellata diventando dunque definitiva.
Non credo che nell’immediato ci sarà una legge sulle adozioni, nonostante le promesse propagandistiche, perché il treno del ddl Cirinnà è ormai passato…
E non penso nemmeno che tutte queste sentenze spingeranno il Parlamento a legiferare a breve sulle nostre famiglie.
Però queste pronunce giurisprudenziali dimostrano che il mondo va avanti comunque, che il presente è inarrestabile e che certi diritti, fondamentali, vanno tutelati comunque, soprattutto quando è nell’interesse dei più deboli, come i minori.
Queste sentenze colmano un enorme vuoto legislativo e ci svelano che “il re è nudo”, che la politica sta fallendo di fronte ai bisogni della società.
Un piccolo grande passo verso l’affermazione delle nostre famiglie, una bella sorpresa di Pasqua in anticipo! Happy Easter!