Una moschea in cui uomini e donne senza velo pregano insieme e aperta anche alle persone omosessuali. È nata da qualche settimana a Berlino e lì, a guidare la preghiera, c’è un’imam donna. Si chiama Seyran Ates e si è battuta per otto anni contro gli ambienti più conservatori dell’islam per potere aprire la sua moschea nella quale la religione musulmana viene reinterpretata in chiave umanista e moderna, sfuggendo alle letture più integraliste e conservatrici. Ad ospitare il luogo di culto, sono gli spazi di una chiesa evangelica.
La notizia è stata data dalla Tv Svizzera che racconta come anche nella regione orientale del paese elvetico stia per nascere una iniziativa simile.
“Siamo contro l’estremismo”
“Vogliamo mostrare che moltissimi musulmani vivono pacificamente – ha dichiarato Ates alla TV Svizzera -, che siamo contro l’estremismo e che vogliamo un islam moderno”. Dell’associazione che dato vita alla moschea, fa parte anche la svizzera-algerina Saida Keller Messahli, fondatrice del Forum per un Islam Progressista.
Messahli parla di creare una nuova forma del rito religioso musulmano “adattata alla vita di oggi e soprattutto che sia confacente a noi donne, rispettosa dell’idea di uguaglianza tra uomini e donne”.
Una fatwa dall’Egitto
Non sono mancate le proteste, tra cui minacce di morte e, secondo la TV Svizzera, anche una fatwa dall’Egitto. Secondo Saida Keller Messahli, però, “la stragrande maggioranza, purtroppo silenziosa, dei musulmani non si identifica nelle moschee esistenti”. L’attivista sostiene che proprio questa maggioranza auspicherebbe più laicità ed una riforma dall’interno delle moschee. Da questa componente del mondo musulmano, è arrivato alla nuova moschea il sostegno morale. “Hanno paura, però, di avvicinarsi a noi – dice Messahli -: spero che trovino il coraggio di farlo”.
La notizia arriva qualche giorno dopo la conferma che, nel Bundestag tedesco, tutti i deputati musulmani hanno votato a favore del matrimonio egualitario.