La vicenda del video omofobo realizzato dall’aspirante segretario del Pd anconetano Fabio Ragni ha fatto è diventato di interesse nazionale. Dal Corriere della Sera alla Stampa, passando per il Fatto Quotidiano e Repubblica fino al TG1 ne hanno parlato le maggiori testate. Lui, il 25enne studente di giurisprudenza, ha tentato di spiegare come stanno le cose. Sul suo profilo Facebook ha parlato di “goliardata” fatta circa tre anni fa con alcuni amici. Gaypost.it l’ha raggiunto al telefono per permettergli di farlo in modo completo.
Ragni, non le pare poco definirla “una goliardata”? Perfino la responsabile delle Pari Opportunità del Pd ha parlato di “cosa ignobile”.
L’avrei fatto pure io al suo posto. Però bisogna sapere bene come stanno le cose e di chi si parla. Quel video risale a circa tre anni fa. Io adoro il black humor ed è quello il senso. Certo, può risultare estremamente idiota, che fa un tipo di ironia che alcuni apprezzano e altri no. Può anche risultare omofobo perché ci sono anche cose imbarazzanti. Ma io non sono omofobo. Gli omofobi sono quelli che dicono che i gay andrebbero curati, che mettono gli annunci in cui dicono che non accettano gay e cose simili. Io non accetto di essere messo allo stesso livello di quella gente.
Gaypost.it non ha detto che lei è omofobo, ma che lo è il video: è diverso.
Però è passato che io sono omofobo e questo non è giusto: questa notte non ci ho dormito, continuo a ricevere messaggi di insulti e auguri di morte da gente inferocita.
Ma chi mi conosce sa che non sono omofobo. Le prime telefonate di solidarietà che ho ricevuto sono di miei amici gay che conoscono il mio valore. Tra loro anche Benedetto Zacchiroli, che ho aiutato a realizzare un video e che mi conosce bene: sa che non sono come mi si dipinge e ci ha tenuto a dirmelo personalmente.
Mi sono battuto personalmente in molti modi per l’approvazione della legge sulle unioni civili, anche parlando ad uno ad uno con i miei amici per convincerli della bontà della legge. Anzi, io avrei voluto che passassero anche le adozioni.
Io sono uno che ama vestirsi bene, porto l’orecchino e mi sono sempre schierato dalla parte delle donne. Questo mi è costato più volte l’accusa di essere omosessuale, già dalle medie. Io so come sono le persone omofobe.
A maggior ragione: come le è venuto in mente di fare un video del genere?
Perché io adoro il black humor e per questo sono stato crocifisso. Faccio delle battute su qualsiasi cosa. Ho perso la nonna per un tumore, ma le battute si fanno su tutto per sdrammatizzare ed esorcizzare certe paure. Ero con alcuni amici dell’università, non sapevamo cosa fare, ci siamo messi lì e l’abbiamo fatto, in un pomeriggio. L’ho girato col cellulare e montato con un Movie Maker. È di pessimo gusto? Sono d’accordo e infatti è stato rimosso.
Ha detto che il video risale a tre anni fa: allora la legge sulle unioni civili era già argomento di dibattito politico molto acceso.
Io a quell’epoca non facevo politica e certo il mio video non è certo un attacco alle unioni civili. Perché la stessa reazione indignata non c’è stata per i video di “Gay ingenui” dei The Jackall, per esempio? Non le sembra una strana coincidenza che il video, rimosso a febbraio da YouTube, sia spuntato proprio poco dopo il mio annuncio di impegno per la candidatura alla segreteria provinciale?
A noi è arrivato ieri. Sta dicendo che qualcuno le ha voluto fare lo sgambetto?
La conclusione la lascio tirare a voi. Dico solo che in tre anni che è stato online ha fatto si e no 40 visualizzazioni. Io ho rimosso il video a febbraio in concomitanza con il congresso. Ma non per il congresso: solo perché mi è ricapitato tra le mani e perché mi rendo conto della cavolata che era. Due giorni fa metto l’annuncio della candidatura, il giorno dopo il video viene portato all’attenzione nazionale. Probabilmente chi l’ha diffuso l’ha fatto apposta a non dire che era di tre anni fa.
Non stava già pensando di proporsi per il ruolo di segretario ed ha capito che fosse meglio rimuoverlo?
È una balla: io il video l’ho tolto sei mesi fa. A febbraio non avevo alcun progetto di candidatura. Anzi, l’idea non è neanche mia: me l’hanno proposto quando Renzi ha annunciato che si sarebbero fatti i congressi provinciali: quando è stato? Tre settimane fa? Io non so chi vi abbia passato il video e spero di non saperlo mai perché sono una persona pacifista e calma, ma questa è una cosa per cui potrei non esserlo più. È stato fatto nei confronti di una persona che è tutto fuorché omofoba, fuorché razzista e fuorché nemica del popolo omosessuale, un attacco personale e la gente mi sta dando dell’omofobo. Io mi sento offeso perché queste cose sono completamente fuori dalle mie corde.
Altre testate hanno citato un altro video che era sul suo account YouTube e il cui titolo era “Paperon de Paperoni antisemita”. Chi osserva da fuori potrebbe pensare che siano entrambi sintomatici di un sistema di pensiero preciso, no?
Quel video è un doppiaggio realizzato con la voce dello stesso doppiatore di Paperon de Paperoni che aveva fatto degli sceneggiati radiofonici in cui ironicamente interpretava il ruolo di un antisemita. Sul web girano tanti video ridoppiati con le voci degli stessi doppiatori. Quel video era stato rimosso dal web. Siccome penso che l’ironia debba avere spazio anche sulla rete, l’ho ripubblicato. Non è un video mio e anche quello è black humor. Io attacco costantemente razzisti e omofobi. Prima di entrare nel Pd ero simpatizzante di Vendola: si figuri se posso essere razzista.
Nota: Fabio Ragni riferisce di essere da ieri vittima di attacchi personali anche molto violenti, a seguito della diffusione del video in questione. Lo staff e la redazione di Gaypost.it condannano fermamente e si dissociano da qualsiasi insulto o minaccia sia stata rivolta a Ragni. Una cosa sono la critica e la denuncia politica, tutt’altro sono le violenze, fossero anche solo verbali.
Tutti gli omofobi che conosciamo bene nel panorama politico italiano (incluso Forza Nuova) dicono le stesse cose che dice questo signor Ragni: che non sono omofobi e che hanno tanti amici gay.
Qualsiasi siano oggi le giustificazioni apportate da questo signore per togliersi da dosso la responsabilità morale del suo atto , resta il fatto che chiunque, quando si espone anche solo pochissimo alla visibilità della rete deve essere cosciente che ne pagherà le conseguenze.
Positive, quando sia il caso (e in quel caso non si lamenta mai nessuno) cosi’ come negative (e in quel caso tutti si nascondono dietro la goliardia di turno).
Il problema é, che (a maggior ragione per chi si ritiene in grado di ricoprire cariche politiche e rappresentative) si deve imparare la lungimiranza e il peso delle proprie azioni.
Come si può’ pensare di poter rappresentare qualcuno quando non si riesce neanche a salvaguardare se stessi?
Caro Ragni, io non la conosco e non mi interesso (purtroppo e per troppe delusioni) alla vita politica di questo paese che vive d’ignoranza e faciloneria generalizzata.
La invito a riconsiderare la sua situazione valutandola da un punto di vista esterno e lontano da un’ottica di difesa come uno scolaretto beccato dalla maestra a fare una marachella.
Forse, solo cosi capirà intimamente l’offesa IMMENSA che quel suo video (in qualsiasi contesto o tempistica lei lo abbia ideato e realizzato) rappresenti per tutta una categoria di persone che lotta quotidianamente anche solo per esistere in questo paese come entità e non come bersaglio di scherno da camerata.
Tristissime le sue inutili argomentazioni di difesa che tradiscono soltanto una grossa mancanza di maturità .
Spero che questa storia la aiuti a riflettere e crescere e, solo allora a progredire politicamente, perché, chi manca di sincera empatia non può’ rappresentare proprio nessuno .
Buona giornata e buona riflessione … se vorrà.
Firmato:
Un frogio italiano indignato.