Ricordate Costantino Saporito? Il vigile de fuoco, dirigente del sindacato USB, che è finito oggetto di un procedimento disciplinare per aver partecipato al Roma Pride e alla trasmissione Tagadà portando la divisa?
La sua battaglia contro il licenziamento, misura che potrebbe essere presa contro di lui, continua. Al suo fianco si è schierato anche il Partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia.
Perché gli eventi religiosi sì e il Roma Pride no?
In una nota diffusa ieri, il segretario Luca Marco Comellini ha sottolineato una contraddizione alla base del procedimento di cui è oggetto Saporito. “Se è vero che tra i diritti inviolabili dell’uomo le fondamentali libertà di espressione e di religione hanno pari dignità e meritano la stessa tutela – scrive Comellini – allora occorre domandarsi per quale ragione la partecipazione ad un evento religioso di un vigile del fuoco in uniforme sia da considerarsi del tutto normale mentre quella al Roma Pride offensiva e meritevole di essere sanzionata”.
L’appello alle autorità
Comellini spiega di avere firmato la petizione promossa da All Out insieme al Roma Pride, al Circolo Mario Mieli e all’USB proprio in sostegno del vigile del fuoco, e di rivolgere la sua domanda al “Ministro dell’Interno Marco Minniti, al Pref. Bruno Frattasi, Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e al Capo del C.N.VV.F., Ing. Gioacchino Giomi”.
La petizione di All Out e la libertà di manifestare
Intanto, la petizione sulla piattaforma All Out ha quasi raggiunto l’obiettivo delle 3.000 firme.
“Crediamo che la libertà di manifestare non si possa processare e vi chiediamo di non licenziare Costantino” si legge nel testo che accompagna la raccolta di firme.
Un principio al quale si appella anche Comellini.
“La libertà di espressione, in ogni sua forma, è sempre lecita – spiega – quando è esercitata in modo pacifico e rispettoso della legge e da quanto ho potuto apprendere direttamente dal sindacalista dell’USB e dai suoi colleghi che a quella manifestazione hanno preso parte, liberi dal servizio, così è stato”. Infine, un richiamo ai principi che regolano le attività sindacali dei lavoratori: “Per questa ragione, ma anche per altre che riguardano la libertà d’azione dei rappresentanti sindacali, ritengo opportuno che il procedimento disciplinare avviato nei confronti del Coordinatore Nazionale dell’USB, Costantino Saporito, debba essere immediatamente annullato”.