La Lega Nazionale Rugby dell’Australia supporta la campagna per il matrimonio egualitario. COm’è noto, da domani gli australiani potranno votare via posta per dire se sono d’accordo o no all’estensione del matrimonio alle coppie dello stesso sesso. Una consultazione il cui risultato non è vincolante, ma il cui risultato potrebbe comunque avere delle conseguenze sulle scelte del parlamento.
A confermare il sostegno della NRL è l’ex giocatore Ian Roberts, il primo a fare coming out nel 1995. Roberts aveva inviato una lettera al presidente della Lega Todd Greenberg spiegando che il supporto della Lega alla campagna per il sì era fondamentale per “salvare delle vite”.
La telefonata di Greenberg
Quando venerdì mattina il telefono di Roberts ha squillato, dall’altra parte c’era Greenberg che accettava la sua richiesta e confermava che la NRL si sarebbe schierata dalla parte del sì al referendum.
Roberts ha spiegato di essere stato spinto a scrivere la lettera dalla storia di un ragazzo di 13 anni suicidatosi perché vittima di bullismo omofobico.
“La sua morte non sarà in vano” ha detto Roberts.
“Orgoglioso del mio sport”
“Ho le lacrime agli occhi e non sono mai stato così orgoglioso del mio sport – ha aggiunto parlando della risposta di Greenberg -: è un momento che ricorderemo per sempre”.
Non è la prima volta che la Lega Nazionale Rugby australiana si espone in favore del matrimonio egualitario. Già nel 2015 aveva aderito all’appello di AU Equality Marriage lanciando una campagna per l’uguaglianza.
“La Lega Rugby è stata così forte ad abbattere le barriere – ha concluso Roberts – e a far crescere la consapevolezza su molte questioni: dagli indigeni australiani alla violenza domestica contro le donne”. Questa ultima scelta, dunque, si inquadra in un impegno più ampio della Lega sui temi dei diritti civili.