“Siate ribelli, praticate gentilezza”. Si intitola così il libro di Saverio Tommasi che ieri è stato presentato a Lerici (La Spezia) ad un incontro in cui, oltre all’autore, era presente anche Cathy La Torre, avvocata di Gay Lex e attivista per i diritti delle persone lgbt.
L’allarme bomba
Il libro parla di sessualità, generi ed educazione nelle scuole. Tutto normale, se non fosse che, poco prima della presentazione, un allarme bomba ha costretto all’evacuazione dei locali in cui l’evento si sarebbe dovuto tenere.
A lanciare l’allarme, una telefonata anonima giunta ai carabinieri di Lerici. Secondo quanto riporta il sito Città della Spezia, una persona non identificata avrebbe detto che “c’è una bomba nell’edificio”. Un allarme vago, ma sufficiente a portare le forze dell’ordine all’evacuazione, in via cautelativa, dello stabile.
La presentazione non è saltata
La presentazione si è tenuta lo stesso, all’aperto, sotto il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Cathy La Torre parla di fatto “inquietante” e non ha dubbi. “Lerici è anche la cittadina in cui un mese fa comparirono
minacce di morte per le insegnanti del “gender” – scrive l’avvocata in un post sul proprio profilo Facebook -. Per questo motivo si era scelto di presentare li il libro di Saverio: per rispondere alle minacce di chi vuole imbavagliare una narrazione dei generi non stereotipata”.
“Non ci fermeranno”
“La cosa più sconcertante – continua La Torre – è che a seguito dell’allarme bomba non siano intervenuti neppure gli artificieri! Ora appureremo che almeno la Magistratura indaghi. Ma se pensano di fermarci, non hanno capito di che pasta è chi lotta per vedere la propria esistenza riconosciuta”. “Noi siamo GENDER STRONG – conclude con un uso ironico della contestatissima parola “gender” -, ci fate un baffo!”.
L’allarme si è rivelato essere falso, perché come ha dichiarato lo stesso sindaco di Lerici, Paoletti, a Città della Spezia, “a Municipale ha fatto un sopralluogo senza trovare nulla”. Il primo cittadino ha specificato che era “giusto dare importanza a questo, visto anche il periodo” ma ha aggiunto che secondo lui si è trattato di “una cosa riconducibile allo stesso provocatore che ha già turbato la nostra comunità serena”. Il riferimento è ai cartelli con le minacce alle insegnanti comparsi qualche settimana fa sui cancelli di alcune scuole.