Esce oggi nelle sale italiane “Nove lune e mezza”, il film con Michela Andreozzi e Claudia Gerini, che racconta i diversi modi di essere donne e di diventare genitori. Livia e Tina sono sorelle, entrambe hanno un compagno, ma sono due persone completamente diverse. Una, Tina, da anni tenta di restare incinta, senza successo. L’altra, Livia, non ha alcuna intenzione di avere figli.
La Tia, Livia e una gravidanza
Sarà il ginecologo (Stefano Fresi / Nicola, omosessuale e, a sua volta, padre di due figli avuti con il compagno grazie alla gestazione per altri) di Livia a trovare la soluzione: sarà lei a portare avanti la gravidanza per conto della sorella.
Nei successivi nove mesi, Livia dovrà nascondere la pancia crescente, mentre Tina fingerà di essere incinta. Si creeranno così, una serie di situazioni tragicomiche che coinvolgeranno anche la famiglia di origine delle due sorelle: una mamma campionessa di ragù, un padre idealista e sognatore, un fratello neocatecumenale con moglie devota e quattro figlie femmine.
Tanti modi di essere genitori. O di non esserlo
Tutto questo accadrà lungo un percorso pieno di situazioni paradossali e incontri folgoranti di ogni tipo con la più varia umanità che porterà Tina e Livia a scontrarsi, poi comprendersi e infine cambiare, per ritrovarsi sempre più unite.
Un film che affronta la il tema della genitorialità in molte delle sue sfumature, inclusa quella delle donne che scelgono di non avere figli e delle coppie che fanno di tutto per averne. Lo fa in modo leggero, strappando qualche risata, ma aprendo riflessioni su un argomento ampiamente dibattuto, spesso senza guardare la realtà.