Sistemi di contraccezione gratuiti, sia per evitare gravidanze indesiderate e permettere una pianificazione familiare consapevole, sia per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili. È la delibera dell’assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna, Sergio Venturi, presentata oggi in commissione.
Per tutti, fino a 26 anni
L’offerta riguarda tutti i cittadini e le cittadine emilianoromagnole di età compresa inferiore ai 26 anni. La delibera prevede anche degli spazi per “giovani adulti” per la fascia 26-34 anni in cui esperti e professionisti metteranno a disposizione strumenti per la pianificazione familiare. Inoltre, i sistemi anticoncezionali saranno offerti gratuitamente alle donne fino ai 45 anni di età che siano disoccupate, che vivano un momento di difficoltà per via della crisi o che si trovino nei due anni successivi a una interruzione volontaria di gravidanza o nell’anno successivo al parto. Alle donne con questi requisiti verrà offerta anche la visita “per la contraccezione e l’inserimento e rimozione dei dispositivi intrauterini e impianti sottocutanei”, gratuitamente.
“Protezione fisica e psicologica”
Secondo quanto riporta Repubblica, Venturi ha spiegato che “dare alle donne, e agli uomini, la possibilità di procurarsi metodi anticoncezionali gratuiti è un elemento di protezione, oltre che fisica, psicologica”.
“L’esperienza della gravidanza inaspettata – ha spiegato l’assessore -, sia che si decida di portarla avanti che di interromperla, incide profondamente sul vissuto delle persone, tanto più se molto giovani. Dunque la contraccezione gratuita può contribuire a far diminuire sensibilmente le gravidanze inaspettate e ridurre ulteriormente le interruzioni volontarie di gravidanza, seppur già in costante calo in Emilia-Romagna a partire dal 2006”.
“Promuovere la salute sessuale e riproduttiva”
La delibera parla esplicitamente di “indicazioni operative alle aziende sanitarie per la preservazione della fertilità e la promozione della salute sessuale, relazionale e riproduttiva degli adolescenti e giovani adulti”. È previsto che ci sia uno “spazio giovani” che fornisca questi servizi per ogni distretto sanitario della regione. L’accesso sarà diretto e non sarà necessario prendere appuntamento o avere un’impegnativa del medico senza appuntamento e senza impegnativa del medico, e senza oneri da parte dei cittadini. In ogni sportello sarà presente un’equipe composta da un o una ginecologa, uno o una psicologa e un o una ostetrica.