Caro Babbo Natale,
anche quest’anno siamo al conto alla rovescia finale e siccome ci piace pensare in modo positivo, vogliamo lasciarti la classica letterina di fine anno. Lo facciamo non tanto perché crediamo ai miracoli – e in buona sostanza, sappiamo che tu nemmeno esisti in verità, ma metti mai che invece esisti e ci ascolti, una volta per tutte? – ma perché vorremmo davvero un mondo migliore. E quindi, a questo proposito, eccoti la nostra personale lista di desideri.
Un regalo per Joan…
Siccome abbiamo dei sindaci che non hanno ben capito il confine tra ordine pubblico e rispetto dei diritti umani, il nostro primo pensiero va a Joan, il figlio di due mamme che ancora non si è visto trascritto l’atto di nascita dal comune della sua città. Pensiamo, infatti, che tutti i bambini e tutte le bambine abbiano il diritto di essere uguali di fronte alla legge, a prescindere dal modo in cui si viene al mondo. Per cui, caro Babbo Natale, porta un po’ di buon senso a chi si oppone alla trascrizione, facendogli capire – magari – che contro l’ordine pubblico ci sono tutti quegli atti che vanno contro il concetto stesso di civiltà.
…e anche ai bimbi e alle bimbe arcobaleno
E visto che parliamo di bambini/e, magari con l’anno nuovo porta anche una legge che riconosca il diritto dei figli delle famiglie arcobaleno di vedersi riconosciuti entrambi i genitori. Perché ora magari tu non lo sai, ma in Italia funziona così: se hai due padri o due madri, per la legge solo uno dei due è quello vero. Non importa se l’altro ti cura allo stesso modo, ti cresce e ti dà l’amore di cui hai bisogno. E anzi, le cose per il genitore sociale potrebbero pure complicarsi. Ad esempio, non può prendere il suo bambino all’uscita di scuola o non può portarlo in aereo per andare in vacanza, senza i dovuti permessi. Allora, facciamo crescere tutte queste persone nel modo più sereno possibile. Sempre per una questione di rispetto, sarai d’accordo.
Un parlamento di cui non vergognarsi
A questo proposito, visto che tra qualche mese si va alle elezioni, magari puoi regalarci un Parlamento che non ci metta in imbarazzo. Perché purtroppo, caro Babbo Natale, nel nostro paese a volte ci vergogniamo davvero dei nostri politici. E no: non è un discorso populista, il nostro, e non sosteniamo le ragioni dell’antipolitica. Ma dovevi esserci, nei mesi e negli anni scorsi, quando si è parlato di unioni civili e di biotestamento. E dovevi vederli, certuni, in faccia quando parlavano di persone Lgbt e di gente che vuole lasciare questa vita in modo dignitoso. Ora, abbiamo davvero apprezzato il regalo in anticipo su Giovanardi e Alfano che hanno deciso di non ricandidarsi. Ecco, la lista sarebbe un attimo più lunga. Ah, visto che ci sei, se puoi evitare che si eleggano pure i fascisti (quelli dichiarati), saresti al top.
Leggi giuste contro l’omo-transfobia
Portaci anche, sotto l’albero o accanto al presepe, una buona legge contro l’omo-transfobia. Una legge che dice una cosa molto semplice: nessuna persona può essere discriminata, aggredita o uccisa per il suo orientamento sessuale o per la sua identità di genere. E guarda, se ci metti queste due cose in mezzo, tuteli veramente tutti e tutte. Anche le persone eterosessuali, pensa un po’! E magari, eliminiamo subemendamenti a leggine insulse, che permettono ai soliti noti di poter dire nelle scuole, in chiesa o in altre sedi più o meno istituzionali che l’omosessualità è una malattia o che discriminare è un diritto. Cioè, facciamo leggi degne di questo nome e non le solite mediazioni al ribasso a cui ci hanno abituato in questi ultimi anni. Ok?
Per le persone trans, i padri gay, le donne e lo ius soli
Ora, forse stiamo scivolando nella sfera dei miracoli, ma un mondo senza transfobia sarebbe molto gradito. Non è bello sapere che viviamo in un paese tra i più violenti contro le persone trans. E visto che ci sei, inculca maggior rispetto a chi non riesce ad averlo verso padri gay e donne libere e consapevoli che mettono a disposizione il loro corpo per far nascere i loro bambini. E anche verso le donne e la loro dignità, perché nessuno possa sentirsi autorizzato ad abusarne. Anzi, facciamo che il rispetto lo regali a tutti e a tutte, comunità Lgbt e non solo. Fa’ svegliare, già da domani, chi si ha impedito (in varia misura) di fare lo ius soli e fagli vedere allo specchio qual è la loro vera immagine: chissà che non arrivi anche il sentimento della vergogna e tutto l’imbarazzo che dovrebbe conseguire.
Regalaci una società più rispettosa
Insomma Babbo Natale, di solito in questi giorni si è a corto di idee per i regali. Noi un paio te le abbiamo date e ci rendiamo conto che non sono cose semplici da ottenere. Ma pensiamo che non ci siano beni materiali, denaro e successo che possano competere con un’idea di società e di mondo che siano giusti e rispettosi verso le persone che, come tutte le altre, hanno il diritto di vivere le loro vite. Magari senza dita puntate addosso. E se questo dovesse avvenire, regala anche il giusto consiglio di dove infilarsele quando si è tentati di usarle contro altri/e. Grazie e auguri anche a te.