È entrata in vigore ieri, in Islanda, la legge che impone alle aziende di retribuire allo stesso modo i dipendenti maschi e le dipendenti femmine. Una misura contro una delle disuguaglianze più diffuse tra uomini e donne: quella che riguarda, appunto, gli stipendi a parità di ruolo. L’Islanda è il primo paese al mondo, secondo quanto riporta Al Jazeera, ad introdurre per legge pari retribuzione tra i lavoratori e le lavoratrici. La legge vale per le aziende private, ma anche per gli enti e le agenzie governative: quelle con almeno 25 dipendenti dovranno ottenere dal governo una certificazione che attesti le politiche di pari retribuzione messe in campo. In caso contrario, saranno sottoposte a sanzioni. Da nove anni, l’Islanda è stata classificata dal World Economic Forum come lo Stato con il più alto livello di uguaglianza di genere al mondo. Una classifica stilata dal Wef ogni anno e denominata Global Gender Gap Report. Per redigerla si utilizzano parametri che riguardano le opportunità economiche, l’empowerment politico e la salute. Secondo l’ultimo report del Wef, i primi cinque stati al mondo della battaglia contro le disparità di genere sono l’Islanda, la Norvegia, la Finlandia, il Rwanda e la Svezia.
L’Islanda al primo posto da nove anni
Da quando il report viene stilato, e cioè dal 2006, l’Islanda si è dimostrata lo Stato più veloce nel colmare il gap tra i generi. La legge entrata in vigore ieri ha ricevuto il sostegno del governo di centrodestra e dell’opposizione di un parlamento composto per quasi il 50 per cento da donne.
Il governo pensa di eliminare del tutto qualsiasi disparità nelle retribuzioni entro il 2020.Le vette della classifica e l’Italia
In fondo alla classifica troviamo lo Yemen, al 144esimo posto. L’Italia è all’82esimo posto su scala mondiale. Secondo l’ultimo Gender Equality Index stilato dall’European Institute for Gender Equality, sui 28 stati membri dell’Unione Europea, il nostro paese è 14esimo con un punteggio pari a 62,1 contro una media di 66,2. Prima in Ue è la Svezia con l’82,6 mentre all’ultimo posto c’è la Grecia con 50.