Avevano deciso di sposarsi in ogni paese in cui fosse concesso alle coppie dello stesso sesso per promuovere i diritti lgbt nel mondo. Così Julian P. Boom, artista olandese di 40 anni, e sua moglie Fleur Pierets, belga di 43 anni, avevano creato 22 – The Project, come i paesi in cui, quando la coppia lesbica ha avuto l’idea, era possibile il matrimonio per le persone dello stesso sesso. Nel frattempo quella cifra è salita e i matrimoni avrebbero dovuto essere 25.
L’ultima cerimonia
Il progetto e la favola del loro amore, però, si sono dovuti interrompere bruscamente. Ad annunciarlo è stata Julian, sul proprio profilo Facebook.
“La mia meravigliosa moglie, l’amore della mia vita, sta morendo” ha scritto l’artista. Alcuni segni di debolezza improvvisa, l’impossibilità di Fleur di tenere in mano oggetti leggeri, hanno spinto la coppia a fare alcuni accertamenti. Quello che è emerso è che la donna ha una serie di tumori al cervello e intorno al cuore. Ormai incurabili. Il primo segnale è stato uno svenimento, dopo il matrimonio celebrato in Francia.
Secondo i medici, a Fleur restano al massimo tre mesi di vita. Lentamente il tumore comprometterà la memoria, poi entrerà in coma e se ne andrà.
“Diciotto mesi di vita meravigliosa”
“A quanto pare, questo va avanti da dieci anni, ma quando ha avuto il cancro al seno, lo scorso anno, non hanno fatto alcuna scansione al cervello, quindi non lo abbiamo saputo – scrive ancora Julian -. Fortunatamente, dovrei dire, perché abbiamo potuto vivere una vita meravigliosa per gli ultimi 18 mesi e sposarci quattro volte, senza sapere che questo tragico scenario si stava compiendo”.
“Ho sempre pensato di avere uno scopo nella vita – conclude -: di essere al posto giusto e nel posto giusto per farti crescere. Ora ho scoperto che c’è solo la casualità. E una grande mancanza di lati positivi”.
(Foto: Facebook / 22-The Project)