Le vessazioni andavano avanti da mesi, ma quando la madre di un tredicenne ha visto tornare il figlio a casa pieno di lividi e graffi ha deciso di sporgere denuncia.
Il ragazzo, un tredicenne che vive a Scafati (Salerno) sarebbe stato aggredito perché omosessuale o ritenuto tale. I fatti risalgono a venerdì sera e a riportarli è il quotidiano locale “La città di Salerno”.
Nella villa deserta
Secondo il racconto che la madre ha fatto ai carabinieri, il figlio sarebbe stato costretto ad entrare nella villa comunale forzando il cancello che a quell’ora (le 21 circa) è chiusa. Una volta all’interno, oltre agli insulti omofobi, sono iniziati il pestaggio e le molestie. Prima gli schiaffi, poi gli aggressori lo hanno immobilizzato e continuando ad offenderlo perché sarebbe gay, hanno iniziato a toccarlo nelle parti intime.
L’azione è avvenuta senza che nessuno si accorgesse di nulla perché la villa era vuota.
Un gruppo di compagni di scuola
Gli aggressori, un gruppo di quattro ragazzini coetanei della giovane vittima, sarebbero compagni di scuola del ragazzo che da mesi lo perseguitano per la sua presunta omosessualità. Quella di venerdì sera, inoltre, non sarebbe la prima volta che il ragazzo è vittima di vessazioni.
Al ritorno a casa, la madre non ha potuto non accorgersi di quello che era successo. Secondo il quotidiano salernitano, non è stato facile per la donna farsi raccontare tutto dal figlio, ancora sotto shock.
Ora sulla vicenda indagano i carabinieri perché la madre del tredicenne ha denunciato tutto.