Ancora una legge anti-gay approvata in uno stato degli Stati Uniti. L’Assemblea legislativa del Tennessee, a maggioranza repubblicana, ha infatti approvato una legge che permetterà a psicologi e terapisti di rifiutare pazienti il cui stile di vita viene considerato una violazione di “principi sinceramente professati”. Il timore è che se entrerà in vigore una legge del genere a gay e membri della comunità lgbt verrebbero negate cure psichiatriche e sostegno psicologico. La legge ora va alla firma del governatore, il repubblicano Bill Haslam, che ancora non ha reso nota la sua posizione, mentre sta già ricevendo pressioni e richieste non solo da parte delle associazioni gay, ma anche da quelle di medici e pazienti affinché blocchi una legge che considerano discriminatoria.
Per l’American Counseling Association, associazione degli psicologi e terapisti, la misura infatti viola il codice etico in base al quale un professionista non può rifiutarsi di prestare assistenza ad un individuo in base “a valori, convinzioni e comportamenti personali”. I democratici denunciano che il modo in cui è formulata la legge, che parla di “principi”, potrebbe aprire le porte alle discriminazione anche di altri gruppi, comprese afroamericani ed altre minoranze. La legge approvata ieri potrebbe essere non l’unica misura contro le persone lgbt dei repubblicani del Tennessee che stanno discutendo una proposta di legge che imponga alle persone transgender di usare i bagni pubblici corrispondenti al loro sesso biologico. Un testo che ricalca quello già approvato in North Carolina che ha provocato forti critiche in tutto il Paese, con boicottaggi da parte delle corporation e sospensione di collaborazioni da parte di governi di altri stati americani. Per protestare contro la legge Bruce Springsteen ha cancellato il concerto che avrebbe dovuto fare domenica a Greensboro.
Come sappiamo, quello di Springsteen non è stato l’unico concerto annullato per protesta contro leggi discriminatori. Anche Bryan Adams ha cancellato il concerto previsto giovedì a Biloxi, nel Mississippi, affermando di non sentirsela “in buona coscienza” di esibirsi in uno stato dove “ad alcune persone vengono negati i diritti civili a causa del suo orientamento sessuale”.