Con una sentenza emessa ieri, l’Alta Corte di Trinidad e Tobago ha dichiarato incostituzionali e nulle alcune parti del Sexual Offences Act. Si tratta della legge che, tra l’altro, criminalizzava l’omosessualità. Il giudice dell’Alta Corte Devindra Rampersad ha stabilito che la norma va contro i diritti fondamentali di ogni cittadini tra cui la libertà di vivere la propria privacy e la propria vita familiare.
Le legge non è stata abolita del tutto, ma sarà ulteriormente esaminata a luglio.
Il diritto alla vita familiare e alla dignità
Il giudice ha dichiarato che è una sventura quando una società valuta le persone sulla base della loro etnia, del colore, del genere, dell’età o dell’orientamento sessuale. Ha aggiunto che negare ad una minoranza il diritto all’umanità e la dignità equivale a perseverare nella mentalità che ha permesso l’Apartheid in Sudafrica o l’Olocausto in Germania.
Lo scorso anno, l’attivista per i diritti delle persone LGBT, Jason Jones aveva presentato ricorso sostenendo l’incostituzionalità delle leggi che punivano l’omosessualità.
La contrarietà delle comunità religiose
Prima della sentenza, c’è stato un aspro dibattito che ha coinvolto le comunità religiose locali, tra cui quella cristiana e quella musulmana.
Della delegazione ascoltata dall’Alta Corte, faceva parte uno dei leader della comunità musulmana, Yasin Abu Bakr di Jamaat al Muslimeen. “Nessuno può legiferare contro la legge di Dio – ha dichiarato -. Ci sono molti esempi per chi di noi è cristiano e per chi di noi è musulmano di quali comportamenti provochino la disapprovazione di Dio. Se non esistessero le scritture, sarebbe una questione di opinioni, ma non è un fatto di opinioni. E’ una questione che le scritture dicono che è abominio. Vogliamo essere noi il motivo della disapprovazione di Dio?”.
Conseguenze del colonialismo
Quello delle leggi che considerano un reato l’omosessualità o il sesso tra persone (solitamente uomini) dello stesso sesso, è un lascito del colonialismo e che ancora in molti paesi caraibici è in vigore. Per questa ragione, la sentenza della Corte di Trinidad e Tobago è considerata storica dalla comunità locale.
(foto: NewsDay – Trinidad and Tobago)