“Coraggio” e “amore”. Sono queste le due parole con cui la direttrice Irene Dionisio e il presidente Giovanni Minerba descrivono la 33esima edizione del Lovers Film Festival che inizia domani.
“Coraggio perché questo è quello che deve avere il festival per affermare la sua importanza – spiega Dionisio – e per continuare nel suo percorso”. “E il coraggio è quello che è servito a quei due pionieri 33 anni fa” aggiunge Minerba, facendo riferimento a quando il festival nacque per opera sua e del suo compagno Ottavio Mai.
Ma c’è anche l’amore. “Amore per il cinema, certo – spiega Minerba -, ma anche l’amore nel cinema. Perché è questo uno dei fil rouge che legano i cinque film della mia sezione. Non solo amore romantico, ma in tutte le sue declinazioni”.
Ma sarà anche un festival politico, quello che inizia domani.
Marielle e Xavier
Ad inaugurarlo, infatti, ci sarà “Xavier”, il corto che racconta la storia del gendarme gay ucciso durante l’attentato dell’Isis agli Champs Elysées e del suo compagno rimasto solo. E soprattutto, perché il festival è dedicato a Marielle Franco, lesbica, femminista, nera, sociologa, consigliera comunale e attivista per i diritti umani e delle persone LGBTQI uccisa lo scorso 15 marzo a Rio de Janeiro.
Innovazione e tradizione
“E’ stato quasi spontaneo, per noi, conciliare il senso della tradizione di un festival lgbt così longevo (il più antico d’Europa, ndr) e l’innovazione portata da Irene – spiega Giovanni Minerba -. Abbiamo puntato a raggiungere un pubblico ampio curando entrambi gli aspetti, senza diventare elitari ma cogliendo gli aspetti più interessanti e nuovi della proposta cinematografica”. Certo, con qualche difficoltà. A partire dal fatto che la rassegna quest’anno durerà cinque giorni invece che sei. “Questo ha significato rinunciare ad alcuni titoli – aggiunge il presidente -. Mi è dispiaciuto non potere mettere in programma un bellissimo film sulla storia di una trans che affronta il tema delle carceri”.
81 film in programma
Ma un giorno di programmazione in meno non ha significato rinunciare alla qualità “Sarà comunque un festival molto ricco – aggiunge Dionisio -. Abbiamo 81 film in programmazione, di cui 7 sono documentari e tutti gli altri lungometraggi. Nonostante il giorno in meno a disposizione: sarà un festival ricchissimo”. E’ soddisfatta, Dionisio, delle scelte fatte. “Abbiamo mantenuto uno slot più popolare – spiega – senza rinunciare a contenuti più complessi. Il pubblico avrà la possibilità di scegliere cosa vedere permettendosi di avere una visione completa del panorama cinematografico di questo momento”.
Le difficoltà italiane
Una scelta ampia e variegata con una forte presenza di film internazionali. “Perché il cinema lgbt è cambiato molto da quando abbiamo iniziato 33 anni fa – spiega Minerba – ma in Italia subiamo sempre un ritardo nella produzione. E quei pochi film a tematica che vengono prodotti, è difficile averli al festival”. La ragione è presto detta: produttori e distributori hanno spesso il timore che presentare una pellicola ad un festival lgbt significhi ghettizzarlo e, quindi, limitarne la diffusione dopo. “E’ una vecchia paura atavica tutta italiana – aggiunge il presidente -: mi ricordo che successe anche con “Hamam – il bagno turco” che non vollero dare a noi perché il nostro festival si teneva prima di Cannes. E, badate, non c’entra l’anteprima: un film che va inanteprima nel paese di produzione non ha alcun problema a partecipare ad altri festival stranieri, dopo”.
Il sostegno del pubblico
Un tema, quello per cui i festival lgbt vengono ritenuti marginali, di cui si discuterà a Torino, grazie anche a “Lovers goes Industry”, il momento dedicato proprio al tema della distribuzione specialmente dei film d’autore e prodotti con budget ridotti. “C’è anche un questione di educazione del pubblico – agginge Dionisio – che non capisce che un lavoro del genere va supportato nel primo weekend di proiezione nelle sale, altrimenti viene tolto subito”. Un po’ quello che è successo a “120 battiti al minuto” di Campillo e che sarà proiettato al Lovers.
Un festival coraggioso, secondo Dionisio, anche per il momento storico in cui si colloca. “Ne parlavo con Campillo qualche giorno fa – spiega la direttrice -: ci collochiamo in un momento di cambiamento culturale enorme e non nel senso buono, secondo me. Ma allo stesso tempo stiamo lavorando perché il Lovers rimanga sempre indipendente: questo è fondamentale. E abbiamo tutta la forza per farlo, a partire dalla collaborazione tra me e Giovanni. Mi dicono spesso che sono donna, giovane ed eterosessuale. Sarebbe banale rispondere sulla difficoltà di essere donna e giovane, ma rispondo sempre che il mio orientamento sessuale non è un discrimine, come non lo è nessun altro orientamento. Io e Giovanni abbiamo realizzato un festival molto dialettico, proprio facendo collaborare due generazioni diverse, due orientamenti diversi e due generi diversi”.
E se da sempre c’è uno stretto rapporto con le associazioni lgbt cittadine, quest’anno è ufficializzato da una sezione specifica affidata al Coordinamento Torino Pride. sarà composta da quattro film “che abbiamo sottoposto al Coordinamento in base alla prospettiva del movimento e anche agli interessi del pubblico”, spiega Minerba. “Lavoriamo anche perché si cementi il rapporto con la comunità lgbt – aggiunge Dionisio -. Ci auguriamo una risposta compatta e che sia un festival pieno di gioia e felicità”.
Ieri mattina, davanti al cinema Massimo dove si svolgerà il Lovers, è comparsa una scritta: “Frocie contro il Lovers” seguita da un documento di rivendicazione publicato sul blog Macerie.
“Succede ogni anno che ci siano contestazioni – commentano Minerba e Dionisio -. L’unico risultato è che dovremo spendere 2 mila euro per pulire la scritta. Soldi che avremmo potuto spendere per avere altri film e per ospitare un panel o un’iniziativa degli antagonisti che ci contestano. Cosa hanno ottenuto, a parte farci un po’ di pubblicità in più?”. “L’anno scorso – conclude Dionisio – abbiamo anche tentanto di instaurare in dialogo con loro, ma non hanno volto”.
Il Lovers, dunque, aprirà regolarmente domani sera con l’evento inaugurale previsto alle 20.30 al Multisala Cinema Massimo.