L’assemblea nazionale del Pd, che si è tenuta oggi all’Hotel Ergife di Roma, ha accolto un ordine del giorno che impegna “il Segretario Nazionale e la sua Segreteria a dare l’adesione del Partito Democratico Nazionale all’Onda Pride 2018”.
Prima del voto finale, il presidente Orfini ha letto il testo chiedendo se qualcuno fosse contrario, ma nessuno si è opposto.
“Sindaci, patrocinate i pride”
L’assemblea, dunque, invita “le realtà locali del Partito e le amministrazioni PD e centrosinistra, che ancora non lo fanno, ad aderire e patrocinare i Pride del loro Territorio”. Infine, il testo invita “i dirigenti e le dirigenti, gli eletti e le elette, gli iscritti e le iscritte del Partito a partecipare ai Pride locali”.
Presentato a prima firma da Michele Albiani, responsabile dei diritti per il Pd di Milano, il documento ha raccolto 50 firme tra tutte le anime del partito. “Abbiamo puntato ad un’adesione trasversale – commenta Albiani -, perché tutto il partito fosse interessato e coinvolto”. Tra i firmatari, il segretario nazionale dei Giovani Democratici Mattia Zonino e le onorevoli Simona Malpezzi e Lia Quartapelle.
“Un’ottima notizia”
“Che l’assemblea del Pd abbia considerato assunto e quindi approvato, anche se senza discussione né presentazione, un odg che prevede l’adesione ai pride è una buonissima notizia – commenta Monica Cirinnà, senatrice dem e membro dell’assemblea -. Il Pd si connota per essere l’unica forza politica che parla di diritti e di diritti lgbt in questo paese. E’ un segnale molto importante per tutti i sindaci del pd che si troveranno a dover dare adesioni e patrocini ai pride. Penso, ad esempio, alle città in cui ci sono state contestazioni forti, come a Pompei, ma anche ed altre”.
“Uno strumento per le comunità locali”
“Nel momento in cui il Pd aderisce a livello nazionale – conclude la senatrice – i sindaci si devono sentire rafforzati nel dare il loro patrocinio e auspicare la partecipazione di tutti i cittadini dei comuni che sono a nostra guida”.
“Un’iniziativa importante e l’approvazione dell’assemblea è una buona notizia – aggiunge Angelo Schillaci, coordinatore di Dems Arcobaleno, il gruppo interno al Pd che si occupa di temi lgbt+ -. Ora le comunità locali hanno uno strumento in più per rivolgersi ai sindaci che si dimostrano ancora troppo timidi su questi temi”.