L’omofobia, si sa, fa male alla salute. Ed è un po’ come il razzismo: colpisce in larga parte i soggetti maggioritari, ma fa fuori le minoranze. Un fenomeno nutrito da odio e pregiudizi, che si configura come vera e propria patologia sociale. E allora bisogna correre ai ripari. Così è nata una bella iniziativa a cura di GeCO, l’associazione di genitori e figli contro l’omofobia di Torino, che ha lanciato la campagna “Deomofobina”.
Un vaccino straordinario contro i pregiudizi
La campagna si presenta come un vero e proprio farmaco da bancone: «Abbiamo trovato il rimedio per l’omofobia!» si legge sulla pagina Facebook dell’associazione. E l’antidoto è semplice: «Pillole di conoscenza: un vaccino straordinario presente anche in farmacia!». Per l’occasione, ieri 22 maggio “Deomofobina” è stata presentata presso la Fiorfood Coop, nella galleria San Federico a Torino. Hanno partecipato la psicoterapeuta Margherita Graglia, una delegazione di rappresentanti per le Farmacie Comunali, Monica Di Martino per la Coop e Alessandro Battaglia, coordinatore del Torino Pride. Presenti anche le istituzioni con Monica Cerutti e Marco Giusta.
Stimolare curiositĂ e riflessione
La scatola, coloratissima, è dotata di un bugiardino con le informazioni essenziali e potrà trovarsi dai medici di base e nelle farmacie. Verrà inoltre distribuita tra insegnanti e volontari, al fine di dare il via ad una «efficace azione divulgativa in grado di stimolare curiosità e riflessione» sulla lotta allo stigma contro le persone Lgbt. I rappresentanti di GeCO sostengono di voler «proporre un’iniziativa divulgativa semplice e immediata, a sua volta inserita in un’attività associativa di maggior respiro, che faccia leva su informazioni di base per decostruire stereotipi». Lo scopo finale? Semplice: combattere «gli stati di disinformazione acuta e i disturbi legati al pregiudizio». Attraverso la conoscenza e un pizzico di ironia.