Una vera e propria onda nell’Onda Pride, quella di oggi pomeriggio. Saranno, infatti, ben sette le città che porteranno in piazza i colori dell’arcobaleno, dalla Pianura Padana fino al sud, in Sicilia. E ritroviamo sia i cortei più grandi e rappresentativi d’Italia, come a Torino, sia quelli più circoscritti a livello locale, ma di certo ugualmente importanti perché è fondamentale l’azione nel territorio, a partire dalla provincia. Senza dimenticare, naturalmente, il terzo appuntamento con il Toscana Pride che è diventato uno dei pride più partecipati e significativi della penisola.
Il Torino Pride incontra la sindaca Appendino
E a Torino la manifestazione si apre sotto i migliori auspici, per le Famiglie Arcobaleno: «Abbiamo avuto il piacere di incontrare la Sindaca Chiara Appendino, insieme all’assessore Marco Giusta, per ringraziarla dell’importante lavoro e impegno profuso nei mesi scorsi che ha dato risposte chiare alla richiesta di diritti dei nostri figli e delle nostre figlie» si legge in una nota congiunta firmata da Marilena Grassadonia (FA), Alessandro Battaglia (Coordinamento Torino Pride) e Maria Grazia Sangalli (presidente di Rete Lenford). Nell’ottica che «fare squadra con chi ha a cuore un paese più civile e giusto, è l’unica strada da percorrere per fare in modo che tutte le famiglie abbiano uguale cittadinanza».
Torino in prima linea per le famiglie arcobaleno
Sempre da Torino, le realtà coinvolte dichiarano: «Le registrazioni e le trascrizioni di entrambi i genitori negli atti di nascita hanno costituito, oltre che un atto di civiltà, un atto di valenza politica importantissima». Ma non finisce qui: «La sindaca Appendino, a questo proposito, ci ha informati della costituzione di un tavolo tecnico, all’interno della Commissione Pari Opportunità di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani)». L’iniziativa è portata avanti dall’assessore Marco Giusta, «per approfondire le questioni legate alle registrazioni e alle trascrizioni dei certificati di nascita» dei bimbi e delle bimbe arcobaleno.
Il Toscana Pride a Siena
Torna anche il Toscana Pride, il pride regionale itinerante che dopo gli emozionanti cortei di Firenze e di Arezzo, approda nella splendida cornice senese. «Ci aspettiamo una grande affluenza, una grandissima festa e una presa di coscienza» dichiara a Gaypost.it la portavoce dell’evento, Marialuisa Favitta del Movimento Pansessuale di Siena. «Una presa di coscienza da parte della nostra comunità, ma non solo. E vogliamo scuotere quanti ci hanno detto “in bocca al lupo” senza però voler scendere con noi in piazza. Non abbiamo bisogno di questi incoraggiamenti, ma di intrecciare insieme mani e braccia e fare un percorso insieme».
Il coraggio di prendersi il proprio spazio
Il Toscana Pride è all’insegna della visibilità e vuole costruire un mondo che sia spazio dell’agire delle persone, nel recupero della loro identità. Favitta, infatti, spera che oggi possa essere la prima volta per quelle persone Lgbt che non hanno mai avuto il coraggio di dichiarare se stesse con orgoglio: «Ci auguriamo che chi fino a ieri ha pensato di non poter scendere in piazza, oggi forte della presenza di tanti e tante oggi abbia invece il coraggio di prendersi il proprio spazio. E non solo in questa città, ma nel mondo». Il pride di oggi, infine, vuole essere solo un capitolo nella città di un percorso più lungo che ha come fine quello di valorizzare identità e differenze.
Insulti omofobi al Varese Pride. Boschini: “Non ci intimoriscono”
Fervono i preparativi anche a Varese, dove tuttavia la comunità locale si è svegliata con una brutta sorpresa: alcuni manifesti omofobi, con lo slogan “La legge naturale vi condanna all’estinzione”, hanno imbrattato quelli ben più colorati e gioiosi del pride varesotto. Eppure, gli attivisti locali non si lasciano demoralizzare: «I cartelli non ci intimoriscono: sfileremo orgogliosi come ogni anno per le vie del centro cittadino e invitiamo tutti i cittadini che condividono gli ideali di libertà e avanzamento dei diritti a scendere in piazza con noi oggi» dichiara Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese. Ferma condanna anche da parte del sindaco Galimberti: «Si tratta di un gravissimo e vergognoso atto di intolleranza. Le intimidazioni come queste non appartengono alla cultura della città».
Da Genova a Siracusa, è “onda”!
E la gioia e i colori dell’arcobaleno coloreranno anche molte altre città: come a Genova, dove si prevede una vera e propria “Allerta Rainbow” e dove madrina della manifestazione sarà Cecilia Sarti Strada, ex presidente di Emergency e in prima linea nella lotta per i diritti umani. Sfileranno, ancora, per i diritti delle persone Lgbt ma anche per un mondo più inclusivo e rispettoso delle differenze anche Caserta, Mantova, Barletta (per il Puglia Pride) e Siracusa, il pride più a sud di tutti. Qui, per l’occasione, testimonial d’eccezione sarà l’attore Leo Gullotta che marcerà per le strade della meravigliosa isola di Ortigia, il centro storico della città. Non resta che augurarvi buon pride!