Nel 2018 esistono ancora troppi paesi in cui essere gay o lesbiche è una condanna e anche solo manifestare per rivendicare l’esistenza della comunità lgbt è una sfida che può costare molto caro. Uno di questi paesi è la Russia che quest’anno, nel mese in cui la comunità arcobaleno celebra il mese dell’orgoglio, organizza sotto gli sguardi di tutto il mondo i Mondiali di calcio.
Nonostante queste premesse, l’associazione spagnola Federación Estatal LGTB si è presa una bella rivincita scendendo per la strade russe con una bandiera rainbow decisamente particolare: The hidden flag, ovvero, la bandiera nascosta. Sei attivisti provenienti da sei nazioni diverse hanno sfilato e posato componendo con le rispettive divise calcistiche la celebre bandiera dell’orgoglio gay. Uno stratagemma semplice ma efficace per raggirare le tristemente note leggi russe contro la cosiddetta “propaganda gay”.