La vicenda dello scontrino con l’insulto omofobo portato ad una coppia gay in un ristorante di Roma non si è conclusa con il licenziamento del cameriere individuato come il responsabile del fatto.
In una nota pubblicata qualche ora fa sulla propria pagina Facebook, la Locanda Rigatoni fa sapere di avere subito un attacco fascista oltre che minacce di morte e insulti.
“Contro di noi minacce di morte”
“Ieri è stato un susseguirsi di telefonate violente e volgari – si legge nel post – e non poche minacce di morte e di danni al locale, che pertanto oggi resterà chiuso. Per non parlare della violenza sui social”. “Stamattina – spiegano i gestori del ristorante – ci siamo ritrovati uno striscione omofobo e razzista di Forza Nuova di fronte il nostro locale, che è stato poi rimosso da noi stessi”. Lo striscione attaccava la locanda per avere licenziato il cameriere e parlava di “omofollia”.
“Apriamo un percorso con la comunità lgbt”
“La vicenda dello scontrino ci offende come imprenditori – si legge ancora nella nota -, come lavoratori e come cittadini. Le conseguenze di un atto inqualificabile di una persona che è stata prontamente allontanata, stanno coinvolgendo le famiglie nostre e dei nostri lavoratori”. “Rinnoviamo la nostre scuse alla coppia coinvolta in questa spiacevolissima vicenda – conclude la direzione – e la richiesta di un confronto e di un percorso condiviso con la comunità LGBT, in modo tale che episodi vergognosi come quello capitato non possano e non debbano più ripetersi”.