Ancora insulti e aggressioni, nel Veneto. Ancora a sfondo omofobico. A riportare la notizia sono sia il Gazzettino, sia Venezia Today che riportano la testimonianza di un ragazzo veneziano che martedì scorso, a Rialto, è stato raggiunto dal branco, mentre era insieme al suo fidanzato, ed è stato oggetto di pesanti offese e minacce, anche contro la sua incolumità fisica.
I due ragazzi aggrediti dal branco
La coppia stava passeggiando per strada, per andare a casa, quando poco prima di mezzanotte un gruppo di ragazzi molto giovani li ha incrociati. I due ragazzi vengono notati: «Guarda questi qua! Sicuramente sono due froci di merda» sarebbe stato il commento del branco. Ma i due fidanzati non ci stanno e rispondono alle offese, dicendo di essere fieri di essere ciò che sono. Quindi la situazione precipita: «Uno di loro ci viene incontro» dichiara il ragazzo aggredito «e prende di mira il mio fidanzato, dicendogli che gli romperebbe la faccia se non ci fossero state altre persone per strada e offendendoci con le più fantasiose espressioni omofobe».
La minaccia col coltello
Gli insulti continuano e si passa alle minacce fisiche. Spunta un coltello: «Frocio, vieni qua sei hai coraggio. Oggi sei fortunato, stai attento» le parole dell’aggressore. Il giovane veneziano si mostra incredulo per l’episodio di violenza di cui è stato vittima: «Non parlavamo, non facevamo altro se non camminare e fumarci la nostra ultima sigaretta di quella lunga giornata. I quattro ragazzi sembravano perfettamente lucidi e coscienti di cosa stavano dicendo e facendo». Non riesce a capire il perché di tutto quell’odio: «In quel momento eravamo due semplici persone che tornavano a casa dalla biblioteca, come ogni sera». Odio che non ha ragione, in effetti. Solo vittime privilegiate. In questi tempi in cui essere “diversi” sta tornando ad essere una colpa.