Festival della Famiglia, a Trento. Un’apertura, quella di oggi, che è stata segnata da profonde polemiche oer la presenza del ministro Lorenzo Fontana e del senatore Simone Pillon, invitati per l’inaugurazione. Due presenze poco gradite alle associazioni cittadine Lgbt e femministe, per le posizioni dei due esponenti leghisti contro donne e popolo arcobaleno.
Le tredici associazioni riunite
Tredici associazioni si sono così unite per contestare i due controversi personaggi. Esse sono Arcigay del Trentino, Non Una Di Meno – Trento, il Collettivo Transfemminista Queer Trento, Mind the gap, Agedo, Udu Trento, Laici trentini per la pace, Famiglie Arcobaleno Cur – Collettivo Universitario Refresh, Aula- Assemblea Universitaria di Lotta e Autogestione, Rete Studenti Medi, I sentinelli di Trento e Se non ora quando Trento. Tutte queste realtĂ hanno prodotto un documento comune.
Il comunicato contro i politici omofobi
«Dobbiamo intervenire, dobbiamo reagire, tutti e tutte assieme», possiamo leggere. «Troviamo che la loro sola presenza sia un segnale allarmante dell’indirizzo che questo importante evento intende perseguire: è noto a tutti e tutte come l’azione politica di queste due persone sia sempre stata improntata all’attacco ai diritti delle donne, delle persone Lgbt+, delle soggettivitĂ migranti, degli esclusi».
Le istituzioni complici?
E un attacco arriva anche alle istituzioni locali: è definita infatti «sconvolgente la partecipazione non critica ma celebrativa di autoritĂ pubbliche nella figura del sindaco Andreatta e della assessora Franzoia». Alla manifestazione, pacifica, di protesta è seguita poi l’assemblea di Non una di meno Trento. Ancora una volta la resistenza al clima di odio contro la libertĂ e le diversitĂ arriva dalle donne e dai movimenti Lgbt e giovanili.