Kevin Fret, trapper e attivista LGBT+, è stato ucciso a Porto Rico. Secondo quanto riferisce Gay Star News, il ragazzo, 24 anni, è stato colpito otto volte con un’arma da fuoco mentre era in moto per le strade della capitale San Juan.
L’artista era molto conosciuto a Porto Rico per le sue battaglie contro l’omofobia e contro gli stereotipi di genere.
“Stiamo uniti!
A dare la notizia della morte di Fret è stato il suo manager, Eduardo Rodriguez. In un comunicato stampa, Rodriguez ha scritto: “Non ci sono parole per descrivere la sensazione che proviamo e il dolore che ci causa sapere che una persona con così tanti sogni non c’è più. Dobbiamo tutti restare uniti in questi tempi difficili e chiedere più pace per la nostra amata Porto Rico”.
Una spirale di violenza
Secondo la polizia, l’omicidio sarebbe stato frutto di un “raptus di violenza”. Quello del giovane rapper è il 22esimo omicidio che si registra nel paese caraibico dall’inizio dell’anno.
Fret era diventato un idolo tra le persone LGBT+ più giovani perché era considerato il primo cantante trap latino dichiaratamente gay.
“Sono una persona a cui non interessa quello che dicono gli altri – diceva Fret di se stesso -. Vedo giovani gay o giovani lesbiche che guardano a me come ad un modello, tipo “wow! se ce l’ha fatta lui e non gli interessa cosa dicono gli altri, posso farcela pure io”.
“Soy asì” (sono così) è il più grande successo musicale dell’artista, con 700.000 visualizzazioni su YouTube.