Il 17 maggio si celebrerà in tutto il mondo la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. L’evento, noto con l’acronimo Idahobit (International Day against homophobia, biphobia and transphobia), è stato ideato da Louis-Georges Tin, curatore del ‘Dictionnaire de l’homophobie’ allo scopo di sensibilizzare, prevenire e contrastare il fenomeno. Il 17 maggio è il giorno scelto per ricordare la decisione adottata nel 1990 dall’Organizzazione mondiale della sanità di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle psicopatologie. Dall’anno della sua istituzione l’evento ha ricevuto il riconoscimento ufficiale di diversi Stati e istituzioni internazionali come, tra gli altri, l’Unione europea che, dal 2007, sostiene l’evento tra i suoi Stati membri. Anche quest’anno, la Città di Torino realizza la celebrazione istituzionale della Giornata nella sala rossa di Palazzo civico alle 10.30. Interverranno: Patrizia Di Lorenzo, tutor coordinatrice, facoltà di Scienze della formazione primaria, Università degli studi di Torino; Vera Tripodi, docente di filosofia morale, dipartimento di Filosofia e scienze dell’educazione, Università degli studi di Torino; Anna Chiarle, vice commissaria, reparto di prossimità, Corpo di polizia municipale; Alessandro Battaglia, Coordinamento Torino Pride. Tra i relatori sarà presente anche Stuart Milk, il fondatore e presidente della Harvey Milk Foundaton, nonchè consigliere di Barack Obama. Milk è un attivista per i diritti umani noto a livello internazionale, portavoce dei diritti civili per le persone Lgbt, consulente per le relazioni governative, conferenziere di fama internazionale sul tema dell’uguaglianza globale e sostenitore delle rivendicazioni giovanili.
Un segno contro l’omotransfobia
Non è la prima volta che Stuart Milk è a Torino. Già nel 2011 ricevette dalla Città il riconoscimento per l’impegno, per l’uguaglianza e contro le discriminazioni. In qualità di partner e segreteria nazionale della Ready, la Città di Torino intende inoltre aderire all’iniziativa congiunta decisa dai partner nell’incontro annuale dello scorso anno (Comuni di Bari, Bologna, Casalecchio di Reno, Corbetta, Crema, Giugliano in Campania, Grado, Milano, Napoli, Palermo, Savigliano e il Comune e Provincia di Modena) e realizzare, alle 12.40, a conclusione dell’appuntamento istituzionale in sala rossa, il flash mob ‘Un segno contro l’omotransfobia’ in piazza Palazzo di Città, il cui intento è quello di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’impegno civico per contrastare il bullismo omofobico e transfobico. Nella piazza del municipio un gruppo di attivisti/e proporrà una semplice e breve azione scenica che coinvolgerà i e le passanti.
Ricordando Stonewall
Con le altre città partner della rete internazionale delle Città Arcobaleno, Rainbow Cities Network, la Città di Torino promuoverà la diffusione della mostra fotografica internazionale ‘After Stonewall. 50 Years of Pride’ (Dopo Stonewall. 50 Anni di Orgoglio), dedicata alla commemorazione e celebrazione del percorso storico compiuto dai movimenti delle persone Lgbt nel mondo e delle loro conquiste in tema di diritti umani e realizzata attraverso le foto delle Città partner e curata dall’ufficio Lgbt della Città di Vienna, anch’essa partner della rete internazionale. Verrà proiettata durante la celebrazione in sala rossa e, sulla base della positiva esperienza dello scorso anno, diffusa nelle stazioni della metropolitana grazie alla collaborazione con Gtt.