Non sono bastate le proteste dei neonazisti russi contro il Film Festival LGBTI di Mosca. Nè l’aggressione a una persona Lgbt ricoperta di ammoniaca o l’allarme bomba lanciato. Il Side by Side LGBTI Film Festival è stato un successo.
Sono state continue le proteste degli ortodossi e dell’estrema destra. I neonazisti all’ingresso del festival nel tentativo di bloccare fisicamente l’ingresso, l’ammoniaca lanciata su un membro dell’ambasciata canadese e naturalmente la polizia russa che non è intervenuta se non alla termine del festival, arrestando 10 persone. “La loro reazione è stata lenta e non c’era alcun interesse a gestire la situazione. Solo dopo ripetute richieste, le chiamate telefoniche di massa ai servizi di emergenza hanno costretto la polizia a tenere sotto controllo la situazione”
Gli allarmi bomba
Venerdì il primo allarme bomba che ha costretto il Festival a ritardare la proiezione del film. L’evacuazione dell’edificio e controlli “durati dai 40 ai 90 minuti”, raccontano gli organizzatori hanno causato ritardi e disagi non indifferenti.E ancora altre telefonate che denunciavano la presenza di ordigni all’interno dell’edificio:
“Ci aspettiamo che la polizia apra le indagini relative alle chiamate” spiegano gli organizzatori, considerando che in Russia un il reato di procurato allarme comporta una condanna a sette anni.
La vittoria nella bandiera arcobaleno
Il festival resta un successo rappresentato da bandiera arcobaleno che per giorni ha sventolato fuori dal cinema, provocatoriamente e contro le leggi anti-propaganda Lgbt vigente in Russia. La polizia ha arrestato, nonostante tutto, alcuni attivisti per aver mostrato bandiere arcobaleno e sostenuto apertamente i diritti LGBTI.
“Nonostante tutte queste pressioni, riteniamo che il festival sia stato un successo”, ha affermato Manny de Guerre l’organizzatore: “Circa 1200 persone hanno partecipato E si sono opposti ai picchetti composti da 40 persone che manifestavano contro di noi” ha concluso “Abbiamo fatto sentire la nostra voce e abbiamo difeso i nostri diritti che abbiamo simbolicamente celebrato issando la bandiera arcobaleno alla fine del festival”.