Gruppi religiosi etiopici hanno chiesto al governo di bloccare un viaggio organizzato da un’agenzia americana specializzata in tour Lgbt.
La protesta
Lo scrive la Bbc. In particolare, la protesta è scattata quando è emerso che l’itinerario proposto per ottobre dalla Toto Tours prevedeva la visita a diversi siti religiosi. Molti etiopi sono profondamente religiosi e condannano l’omosessualità, per altro vietata dalle leggi nazionali con pene fino a 15 anni di carcere.
Le minacce al tour operator
Il proprietario della Toto Tours ha detto alla Bbc che l’azienda ha ricevuto numerosi messaggi minacciosi e carichi d’odio sui social media. “Noi siamo persone umili e amabili, non pensiamo di danneggiare nessuno, niente di quel che facciamo arreca danni a qualcuno. Eppure ci minacciano”, ha dichiarato Dan Ware, ammettendo di aver paura e chiedendo “cautela” al ministero del Turismo di Addis Abeba.
“Avremo tutti gli occhi puntati addosso quando arriveremo, e qualsiasi cosa ci accada, si rifletterà con forza sulla cultura dell’Etiopia e sulla sua industria del turismo”.
“La nostra religione condanna l’omosessualità”
Dereje Negash, presidente di Selestu Me’et, un’associazione di chiese ortodosse etiopi, ha detto che il governo “dovrebbe impedire a questo gruppo di entrare nel paese e visitare i sacri siti. Non dovrebbero lasciare il loro segno, la nostra religione condanna questi atti, ed è una vergogna”. L’itinerario del viaggio include Bahir Dar, un centro di misticismo cristiano, e Lalibela, celebre per le sue antiche chiese scavate nella roccia, entrambi nella regione di Amhara, nel nord dell’Etiopia. Essendo l’omosessualità illegale, hanno aggiunto, il tour operator violerebbe “le leggi del paese”.