Il Tribunale per i minori di Roma ha emesso un’altra sentenza a favore di una famiglia arcobaleno. Si tratta, nuovamente, di una coppia di donne che ha chiesto e ottenuto l’adozione incrociata dei rispettivi figli. Stiamo parlando della famiglia di Marilena Grassadonia, presidente dell’associazione Famiglie Arcobaleno che proprio questo sabato, 30 aprile, sarà a Milano per la Festa delle Famiglie. Marilena Grassadonia e la moglie Laura Terrasi si sono sposate in Spagna ed hanno tre figli due dei quali partoriti da una delle due e il terzo dall’altra. Il loro matrimonio era stato trascritto dall’allora sindaco Ignazio Marino durante l’evento al Campidoglio in cui altre 18 coppie vennero registrate e che tanto clamore destò anche Oltretevere.
La sentenza che riconosce la genitorialità di entrambe su tutti i figli e, quindi, i diritti dei bambini nei confronti delle loro madri, non è stata oggetto di ricorso da parte della Procura ed è quindi definitiva. Era già successo con la prima sentenza a favore di una coppia di uomini, lo scorso 21 marzo. Mentre la Camera dei Deputati si appresta a votare definitivamente il testo sulle unioni civili, dunque, dal quale proprio le stepchild adoption sono state stralciate durante il passaggio in Senato, ancora una volta i tribunali stabiliscono che il bene del bambino passa proprio da quell’adozione del figlio del partner che ha infiammato in dibattito politico.
Nella sentenza si legge che “i bambini hanno instaurato con entrambe le figure femminili, dalle quali hanno ricevuto affetto e cure amorevoli, un legame inscindibile che, a prescindere da qualsiasi “classificazione giuridica”, nulla ha di diverso da un vincolo genitoriale legalmente riconosciuto“.
“Personalmente e una grande soddisfazione – commenta Marilena Grassadonia, che per il ricorso è stata assistita dall’avvocata Susanna Lollini – ma non posso essere felice a pieno se penso che le nostre famiglie sono in balia delle singole sentenze: noi siamo state fortunate e così i nostri figli, ma ci sono coppie con bambini ancora in attesa di giudizio, altre ferme in Appello, altre che devono ancora rivolgersi ai Tribunali. Per questo la nostra battaglia deve proseguire verso una legge che riconosca il matrimonio egualitario, la possibilita di adozione e il diritto di essere registrati come genitori dei nostri figli direttamente alla loro nascita. Sabato siamo in piazza a Milano per la Festa delle Famiglie, ed è solo il primo appuntamento di una nuova primavera dei diritti che vogliamo far sbocciare nel nostro Paese: per questo come slogan abbiamo scelto “Una famiglia FA primavera”.
Una sentenza che arriva alla vigilia dell’appuntamento di Milano che inizierà alle 14.30 in Piazza Cadorna, da dove alle 15 partirà il corteo delle famiglie che raggiungerà Piazza del Cannone, in Parco Sempione, attraverso Via Carducci, Via Meravigli, Corso Magenta, Largo Cairoli. Alle 15.30, a Piazza Castello, davanti alla Torre del Filarete, un lancio di palloncini annuncerà la festa a tutta la città. Sono più di mille le famiglie arcobaleno attese, ma l’evento è aperto a tutti come momento di festa e condivisione.
Alla manifestazione, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano e del Consolato degli Stati Uniti, hanno aderito Amnesty, Emergency, Legambiente, Coordinamento Genitori Democratici, Cngei, Milano Pride, Coordinamento Arcobaleno, I sentinelli e molti altri ancora, mentre tra gli ospiti ci saaranno le attrici Lella Costa e Pamela Villoresi, il comico Carlo Gabardini, l’assessore Pierfrancesco Majorino. “La politica ci ha messo nell’angolo – conclude Marilena Grassadonia -, noi facciamo una festa nel cuore di Milano per farci conoscere ancora di più e per celebrare tutte le famiglie d’Italia con tanti ospiti e amici, stand di associazioni, giochi per bambini. Una famiglia FA primavera”.
Non è stata la “politica” a mettervi all’angolo. Sono stati quei partiti che hanno combattuto in Senato il ddl di Monica Cirinnà, 5 stelle compresi. Purtroppo il PD non ha la maggioranza al Senato. Ora è necessario approvare rapidamente alla Camera il testo passato al Senato e poi…. Andare avanti, ora sappiamo quali sono i nemici, ora sappiamo chi si batte contro il semplice principio dell’amore.