Il ministero della Giustizia della Polonia sta valutando l’introduzione di norme che impediscano l’adozione di bambini da parte di coppie gay.
“Vietate le trascrizioni”
Come ha spiegato il viceministro della Giustizia Marcin Romanwski in un’intervista a “Nasz Dziennik“, “la legge sui documenti relativi allo stato civile dovrebbe essere modificata in modo da escludere esplicitamente la possibilitĂ di iscrizione di adozioni da parte di coppie omosessuali, vale a dire la trascrizione di atti di status civile stranieri contrari ai principi fondamentali dell’ordinamento giuridico polacco”.
L’attacco ai giudici
Romanowski ha poi aggiunto che, “sebbene sia manifestamente contrario ai principi del nostro ordinamento, i tribunali amministrativi hanno recentemente autorizzato queste trascrizioni di atti stranieri. Quindi se i tribunali non comprendono che questo atto è contrario alle leggi polacche allora è necessario scrivere esplicitamente nella legislazione che la trascrizione in questo tipo di situazioni e’ inaccettabile”.
Polonia anti-Lgbt
Attualmente non esiste un qualsiasi riconoscimento giuridico delle coppie Lgbt in Polonia. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è costituzionalmente vietato dal 1997, dato che, l’articolo 18 della Costituzione della Repubblica di Polonia definisce il matrimonio come “l’unione di un uomo e di una donna”. Questa sarebbe una legge che chiuderebbe totalmente qualsiasi possibilitĂ alle coppie lgbt. Nel mese di maggio partito di maggioranza Diritto e Giustizia (PiS) ha chiesto all’elettorato di votare alle elezioni europeo per scongiurare il rischio di una perdita dei valori del paese a scapito di quelli occidentali.
L’attacco del Presidente
Mentre il presidente Kaczynski ha attaccato direttamente la comunità LGBT polacca: “Abbiamo a che fare con un attacco diretto alla famiglia e ai bambini, alla la sessualità dei bambini, da parte dell’intero movimento LGBT, del gender. Tutto questo l’abbiamo importato, ma oggi minacciano la nostra identità , la nostra nazione, la sua stessa esistenza e quindi lo Stato polacco”. ”