Sarà Alan Turing a comparire su una delle due facce della nuova banconota britannica da 50 sterline (sull’altra come sempre ci sara’ la regina).
Così si scusano gli inglesi
Un omaggio importante al matematico-eroe perseguitato dopo la guerra dal sua Paese solo perché gay. La decisione è stata annunciata oggi dalla Bank of England che al di là della celebrazione vuole anche essere una sorta di riparazione postuma. Turing, nato nel 1912 a Londra e morto suicida a nemmeno 43 anni a Manchester dopo essere stato condannato reato di omosessualità, è considerato uno dei matematici più brillanti della sua generazione, nonché un pioniere dell’informatica e dell’intelligenza artificiale.
La vita di Alan
Durante il secondo conflitto mondiale lavorò per conto dell’intelligence di Sua Maestà nel centro di crittoanalisi di Bletchley Park, ideando una serie di tecniche in grado di far breccia nei cifrari della Germania nazista inclusi quelli generati dalla macchina Enigma. Nel 2014 la vita di Turing è stata raccontata nel film ‘The Imitation Game’.
L’arresto per “oscenità grave”
Nel 1952, mentre era all’Università di Manchester, venne arrestato e accusato di “oscenità grave” a causa della sua relazione con un uomo di nome Arnold Murray. Turing aveva conosciuto Murray nel gennaio di quell’anno, ma lo aveva denunciato per furto dopo che quello aveva aiutato un complice ad entrargli in casa per rubare. Ammise la relazione con lui durante le indagini. La depenalizzazione del reato di “oscenità grave” tra uomini adulti in Inghilterra, che era stato stabilito con una legge del 1885 (il cosiddetto “emendamento di Labouchere”) avvenne solo nel 1967. In base a quella stessa legge venne mandato in carcere Oscar Wilde, nel 1895.
Avvelenato da una mela
Turing non andò in prigione, accettando di essere castrato chimicamente attraverso un ciclo di estrogeni della durata di un anno. Questo ebbe su di lui un effetto devastante, dal punto di vista fisico e mentale. L’8 giugno 1954 venne trovato morto nel letto di casa sua, con una mela mezza mangiata sul tavolino di fianco al letto: secondo la leggenda – e conosciuta la sua passione per Biancaneve e i sette nani – quella mela era stata avvelenata dallo stesso Turing con il cianuro che fu certamente la causa della sua morte. La madre insistette sempre che la morte di Turing fosse stata accidentale (al contrario di quanto concluse l’inchiesta giudiziaria che parlò di suicidio) mentre il figlio cercava di placcare d’argento un cucchiaio. In precedenza, Turing aveva dorato artigianalmente un altro oggetto, togliendo l’oro da un orologio da taschino.
COsì Gordon Brown nel 2009
Nel 2009, l’allora primo ministro britannico Gordon Brown si scusò ufficialmente a nome del suo paese per le persecuzioni omofobe contro Turing:
«Per conto del governo britannico, e di tutti coloro che vivono liberi grazie al lavoro di Alan, sono orgoglioso di dire: ci dispiace, ti saresti meritato di meglio»