Domenica 8 settembre Pride a Sarajevo. Il Consiglio d’Europa: «Garantire la sicurezza». Sarà il primo in Bosnia-Erzegovina.
L’APPELLO
Il Consiglio d’Europa ha chiesto formalmente alle autorità della Bosnia-Erzegovina che il lo svolgimento del Pride di domenica 8 settembre sia garantito in condizioni di sicurezza e pacificamente. «La popolazione Lgbt+ è parte integrale di ogni società , e per questo bisogna garantire a essa tutti i diritti umani e le libertà fondamentali, compresa la libertà di raduno e di espressione senza discriminazione alcuna».
STRUMENTI PER ACCRESCERE COSCIENZE
«I Pride», osserva la nota, «sono strumenti per accrescere la presa di coscienza sui diritti umani delle persone appartenenti alla popolazione Lgbt+. La Bosnia-Erzegovina, quale Paese membro del Consiglio d’Europa, deve assicurare a ogni cittadino i diritti umani e le libertĂ fondamentali garantiti dalla Convenzione europea sui diritti umani».
LA CONTROMANIFESTAZIONE
Domenica a Sarajevo, in concomitanza con il Pride, è stata annunciata una contromanifestazione da parte di organizzazioni contrarie al movimento omosessuale.