È morta dopo una lunga malattia con cui lottava da anni la giornalista Delia Vaccarello. L’autrice e attivista italiana per i diritti delle persone Lgbt si è spenta nella sua casa a Palermo, a cinquantotto anni.
Una vita tra letteratura e giornalismo
Giornalista per l’Unità, cura la pagina Uno, due, tre… liberi tutti in cui parla apertamente di tematiche inerenti alla comunità arcobaleno. È stata inoltre in prima linea per la formazione dei colleghi e le colleghe, per la sua docenza nelle scuole di giornalismo di Bologna ed Urbino. È stata, ancora, autrice di libri tra i quali ricordiamo Gli svergognati: vite di gay, lesbiche, trans… storie di tutti (La Tartaruga edizioni), L’amore secondo noi: ragazzi e ragazze alla ricerca dell’identità (per Mondadori), Evviva la neve (per Strade Blu, sempre di Mondadori) in cui ha affrontato il tema della transizione di genere.
Delia Vaccarello lascia un vuoto enorme nella comunità
Un impegno, il suo, che trova nella scrittura la naturale prosecuzione delle sue battaglie di eguaglianza e civiltà. Ed è grazie a lei che abbiamo le edizioni della storica raccolta di racconti Principesse azzurre, edite per gli Oscar Mondadori dal 2003 al 2008. Il suo ultimo libro è stato Desiderio, pubblicato la scorsa primavera per Villaggio Maori Edizioni.
La ricorderemo per il suo sguardo gentile e sempre sorridente, per il suo garbo e la passione che metteva nel suo lavoro. Da oggi, la comunità Lgbt dovrà colmare un vuoto non da poco.
La redazione di Gaypost.it esprime il suo affetto e la sua vicinanza a chi, tra familiari, amici e compagni/e di lotte, oggi piange la scomparsa di Delia.