Bolsonaro potrebbe rispondere della sua omofobia davanti all’Onu. Sì, perché a chiedere l’intervento delle Nazioni Unite è stato il movimento lgbt brasiliano stanco di quella che definisce una “persecuzione” vera e propria.
Ma non è tutto. Proprio in ragione di questa persecuzione subita, secondo quanto riporta l’Ansa, le associazioni chiedono all’Onu che Jair Bolsonaro venga escluso dal Consiglio per i diritti umani.
“Una persecuzione esplicita”
“In Brasile viviamo un momento di persecuzione esplicita contro le persone Lgbt e contro qualsiasi manifestazione sulla diversità” scrive in una nota l’Abglt (Associazione brasiliana di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali).
L’Associazione si è detta anche contraria alla rielezione del Brasile come membro del Consiglio dei diritti umani, il cui Alto Commissario è l’ex presidente cilena Michelle Bachelet.
“I difensori dei diritti umani – recita la dichiarazione presentata al Consiglio dei diritti umani dell’Onu -, non solo quelli che lavorano su questioni Lgbt, temono per le loro vite in Brasile”.