Alicia Simmons è stata trovata morta nel suo appartamento di Philadelphia. E’ la 22esima vittima trans del 2019 negli Stati Uniti. Una strage che sembra essere ormai inarginabile.
CHI ERA ALICIA SIMMONS
Dai suoi profili social Alicia era una persona che si potrebbe definire solare: tanti selfie sorridenti e video in cui balla. La sua morte è stata uno choc per la comunità trans di Philadelphia.
Sebbene ancora non ci siano prove certe che si tratti di un omicidio, se le cause naturali dovessero essere escluse Alicia diventerebbe di fatto la ventiduesima donna trans di colore a essere stata uccisa da gennaio negli Stati Uniti.
Fonti di polizia raccontano di aver trovato Alicia nel suo appartamento, priva di vita nel suo letto. Nessun segno di effrazione.
UN’INDAGINE IN CORSO
L’unica cosa certa è che ad Alicia non hanno sparato. La polizia, coadiuvata dalle associazioni Lgbt+ di Philadelphia, ha aperto una indagine. Il fatto che non ci siano segni di ferite d’arma da fuoco, però, non esclude automaticamente che si sia trattato di un omicidio.
La sua morte ha lasciato senza parole l’intera comunità.
STATI UNITI E CRIMINI D’ODIO
Nelle scorse settimane proprio sulle pagine di Gaypost abbiamo dato conto della spaventosa ondata di violenza transfobica che sta investendo gli Stati Uniti. Se la morte di Alicia Simmons dovesse rivelarsi dolosa e non accidentale, sarebbe la ventiduesima vittima trans del 2019. Di queste 22, venti sono donne trans di colore. Ancora una volta vogliamo ricordarne i nomi: Dana Martin, Jazzaline Ware, Ashanti Carmon, Claire Legato, Muhlaysia Booker, Michelle Washington, Paris Cameron, Chynal Lindsey, Chanel Scurlock, Zoe Spears, Brooklyn Lindsey, Denali Berries Stuckey, Kiki Fantroy and Pebbles LaDime Doe. Tracy Single, Bailey Reeves, Bee Love Slater, Elisha Stanley Itali Marlowe e Brianna Hill.
In questa triste statistica rientra anche Jordan Cofer, uomo trans morto durante una delle tante sparatorie di massa di quest’anno.