Per gli insegnanti stranieri in Indonesia arriva il test di omosessualità . La denuncia è arrivata dalle pagine del The New York Times.
Agli aspiranti insegnati viene sottoposto un test per stabilire il loro orientamento sessuale e le loro posizioni in merito ai diritti Lgbt+. Con conseguenze lavorative facilmente immaginabili.
Funzionari governativi hanno detto che il test serve a prevenire l’assunzione di pedofili stranieri come insegnanti.
IL TEST
Il test che viene somministrato agli aspiranti docenti è stato pensato sulla formula “sono d’accordo” vs “sono in disaccordo” ed è composto da diverse affermazioni quali: «Mi sentirei a disagio sapendo che l’insegnante dei miei figli è omosessuale», oppure «La composizione di genere di un’orgia sarebbe irrilevante alla mia decisione di partecipare».
Queste domande, alcune senza senso, sono state somministrate agli ispiranti insegnanti stranieri di alcune scuole private con la scusa che si trattasse di un test psicologico.
Lo scopo, dicono, è quello di scoprire l’orientamento sessuale degli insegnati e il loro punto di vista sui diritti civili: questo test è stato reso possibile da una legge che proibisce alle scuole internazionale di assumere insegnanti stranieri che siano sospettati di «Comportamenti od orientamenti sessuali anormali».
«Per gli insegnanti stranieri è uno psicologo a decretare se il suo comportamento sessuale è deviante: in quel caso di certo non sarà assunto», ha dichiarato al NY Times Waadarrahman, un funzionario del ministero dell’Istruzione e della Cultura.
Questo test non è proprio una novità : negli ultimi anni la comunità Lgbt+ indonesiana sta affrontando una crescente ostilità nel paese, una volta conosciuto per essere uno degli stati a maggioranza musulmana più tolleranti e secolarizzati.
LE DOMANDE DEL TEST
Non esiste un test standard per tutte le scuole, ma la Mentari Intercutural Schhol di Jakarta avrebbe somministrato, secondo le carte in possesso del New York Times, le seguenti domande:
«Un programma di educazione sessuale deve contenere tutti gli orientamenti sessuali»;
«Celebrazioni come il giorno del gay pride sono ridicole per partono dalla base che l’orientamento sessuale sia una forma di orgoglio»;
«Gli insegnanti dovrebbero cercare di ridurre il pregiudizio degli studenti nei confronti dell’omosessualità ».
Molte frasi, fanno notare, sembrano derivare dal Minnesota Multiphasic Personality Inventory che fu inventato quando si associava omosessualitĂ a psicopatologia.
Le altre domande del test sono mirate a stabilire la posizione dell’insegnante sulla Scala Kinsey.
Ecco altre domande:
«Non vorrei morire senza aver sperimentato rapporti sessuali sia con uomini che con donne»;
«Posso essere attratto da chiunque nelle giuste circostanze»;
«Sono solo attratto dagli uomini».
INDONESIA E COMUNITĂ€ LGBT+
A settembre il parlamento indonesiano è arrivato molto vicino all’approvazione di un riesame del codice penale che avrebbe messo fuori legge le relazioni gay e lesbiche. Non è escluso che ciò avvenga nel 2020.
Nella provincia di Bekasi, che comprende la capitale Jakarta, la Child Protection Agency ha detto che questo questo mese ha usato I database della polizia per identificare quattromila persone che «soffrono della malattia di essere gay, lesbiche, bisex o trans».
L’Agenzia è nota per promuovere teorie ormai smentite da anni nel mondo occidentale. Uno dei commissario, Mohamad Rojak, ha raccontato alla stampa che «La maggior parte degli orientamenti sessuali deriva dallo stile di vita troppo spensierato. C’è urgenza che le persone sulla lista vengano sottoposte a terapie per superare la loro condizione».
L’omosessualità al momento non è illegale in Indonesia, se non nella provincia autonoma di Aceh, dove le persone Lgbt+ possono essere precisate secondo la Shariah.
Il nuovo vice presidente, però, Ma’ruf Amin, un chierico islamico, è un sostenitore della criminalizzazione e dell’inasprimento delle pene per le persone Lgbt+.
DISCRIMINAZIONI SUI LUOGHI DI LAVORO
Le misure restrittive sulla comunità Lgbt+ in Indonesia non riguardano solo le scuole. Gli uffici del procuratore generale, che sono responsabili del rafforzamento delle leggi contro la discriminazione, hanno detto il mese scorso che chi è in cerca di lavoro non deve avere «Disordini dell’orientamento sessuale o deviazioni comportamentali».
«Vogliamo solo quelli normale», ha detto un portavoce degli uffici che poi ha aggiunto di non voler «Aggiungere quelli strani».
Il test per gli insegnanti è stato adottato dopo un contenzioso legale del 2014, in cui un insegnante canadese e sei indonesiani sono stati accusati di abusi sessuali sui giovani studenti di una prestigiosa scuola di Jakarta. Tutte e sette sono stati condannati a una lunga permanenza in prigione sulla base di prove assurde, incluso che il canadese, Neil Bantleman, avesse usato poteri magici per sedurre i bambini e rendere la scena del crimine invisibile. Gli è stata concessa la grazia a giugno dopo essere stato in carcere per cinque anni.