Grindr, in USA 6 omofobi “pizzicati” sulla app: sono politici, sacerdoti cristiani e rabbini

In America hanno fatto scalpore le storie di sei omofobi pizzicati su Grindr. E non per convertire le anime perse degli utenti. Perché è proprio vero: a volte il peggior omofobo è colui il quale non ha mai accettato la propria omosessualità. Ma vediamo più nel dettaglio di chi si tratta.

BARRY COLE POYNER, lo sugar daddy

Prete, cinquantasette anni, del Missouri, Barry Cole Poyner è stata beccato su Grindr alla ricerca di sesso a pagamento… offrendosi di pagare le prestazioni in buoni. Cole non è solo un prete, ma anche un docente di comunicazione alla Truman State University.

Poyner è stato smascherato dalla polizia dopo aver ricevuto segnalazioni da parte di alcuni studenti della Truman: è stato adescato su Grindr da un poliziotto che gli ha detto di amare i “dilf” e di essere alla ricerca di uno “sugar daddy”. Poyner ci è cascato con tutte le scarpe e la sua difesa è stata che stava solo “cercando di aiutare” e che non avrebbe mai fatto niente con un minorenne. Adesso rischia sei mesi di prigione e una multa da 1000 dollari.

BILL SANDERSON incastrato sull’app

E non solo nel mondo della fede si predica bene e si razzola male. Anche la politica ci dà esempio di una certa ipocrisia, in tal senso.

Nel luglio 2019, il deputato repubblicano Bill Sanderson fu accusato di avere un account Grindr segreto e allo stesso tempo di promuovere leggi antigay attraverso la House of Representatives in Tennessee.

Dopo che gli screen delle presunte chat sono stati diffusi online, il deputato – che ha anche un figlio gay – ha dichiarato di essere stato incastrato.

Disse che avrebbe dato le dimissioni, cosa che però non è mai avvenuta: anzi, ha sempre negato qualsiasi scandalo sessuale relativo alla sua omosessualità.

ARYEH COHEN e il poliziotto “sedicenne”

L’omosessualità, si sa, è un fenomeno trasversale. Per par condicio, la troviamo a tutte le latitudini. E non solo tra politici repubblicani e sacerdoti o pastori cristiani. Anche il mondo ebraico ha i suoi gay nascosti. Vediamo, dunque, la storia che segue.

Era l’agosto del 2018 e 44enne rabbino Aryeh Cohen è stato beccato nel tentativo di organizzare un incontro sessuale con un sedicenne conosciuto su Grindr. Il rabbino non sapeva, tuttavia, la vera identità del sedicenne. Si trattava, in realtà, di un poliziotto sotto copertura.

Quando la polizia è arrivata alla sua porta per arrestarlo, Cohen ha detto: «In un certo senso me lo merito». Lo stesso novembre si è dichiarato colpevole per aver intrapreso conversazioni a fondo sessuale con un minore in rete. A gennaio di quest’anno è stato condannato a due giorni di prigione e a sei mesi di messa alla prova.

BRIAN KEMP e il glitch informatico su Grindr

E torniamo al mondo della politica, dove i colpi bassi – si sa – sono all’ordine del giorno. Ma la storia di Brian Kemp più che uno scandalo sessuale è una storia veramente bizzarra legata a Grindr.

Nell’ottobre 2018, l’allora candidato governatore della Georgia è stato beccato a cercare voti sulla app nel tentativo di battere la rivale Stacy Abrams.

Durante la campagna si è sempre rifiutato di commentare perché cercasse voti sulla popolare app di incontri gay: lui stesso è conosciuto per essere un omofobo. Un collaboratore ha detto che probabilmente si è trattato di un glitch informatico. Come no…

JOSEPH MCLOONE e Grindr Xtra

Tra i peccati capitali non c’è solo la lussuria, ma anche l’avidità. E pure dissipare i beni degli altri non rientra tra i comportamenti più virtuosi, per il bravo cristiano doc. Non deve averne tenuto molto conto un sacerdote americano, che non ha badato a spese per portare avanti il suo personale stile di vita.

Nel agosto del 2019, infatti, Joseph McLoone, prete della Pennsylvania, è stato accusato di aver rubato 100.000 dollari alla sua chiesa per comprarsi una sontuosa casa al mare, per fidanzati e altre spese personali: incluso un abbonamento Grindr Xtra.

Quando gli è stato fatto notare tutto ciò, chiedendo le ragioni del suo comportamento, McLoone ha ammesso di aver pagato per avere “relazioni personali” con uomini usando i fondi della chiesa. È stato accusato di furto e appropriazione indebita.

DOMINIC “NICK” PROVENZANO e i valori della famiglia

Ancora nel mondo della politica. Si sa che la destra non è l’alleata numero 1 in relazione ai diritti Lgbt+. Eppure, chissà perché, proprio a destra abbiamo una certa presenta di gay ad alto tasso di interiorizzazione dello stigma.

Nel marzo del 2018 è venuto fuori che Dominic Provenzano, cinquantaseienne assistente del repubblicano devoto ai valori della famiglia Randy Hultgren, è stato beccato a fare sesso in macchina con un diciassettenne conosciuto su Grindr.

Provenzano, che è sposato, ha affermato di essere convinto che il suo partner fosse maggiorenne. Il ragazzo ha detto che il rapporto è stato consensuale. Questo non ha ovviamente impedito all’omofobo Hultgren di licenziare Provenzano una volta che la storia è trapelata.

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