Per la prima volta, sarebbe stato “Umbria Pride” e non più “Perugia Pride”. Ma ieri sera è arrivata la comunicazione ufficiale da parte del coordinamento: a causa della pandemia da coronavirus, l’Umbria Pride è annullato.
Niente pride: c’è il coronavirus
“È stata una decisione difficile, soprattutto perché questa sarebbe stata la prima edizione regionale del pride in Umbria e noi tutte stavamo lavorando da tempo per renderla un’edizione indimenticabile – si legge nella nota -. Ma la salute dei nostri concittadini e concittadine e della nostra comunità è una priorità assoluta e anche se la situazione dovesse migliorare, al momento non siamo in grado di pianificare un evento con migliaia di persone in piazza garantendo il giusto livello di sicurezza sanitaria”.
Le ragioni della scelta
“Al di là di come andranno le cose sul versante sanitario – spiega il presidente dell’associazione perugina Omphalos LGBT a Gypost.it -, avremo restrizioni almeno fino a fine aprile. Questo significa rimanere fermi per i due mesi nei quali normalmente si lavora al pride”. “Inoltre, anche se la situazione dovesse migliorare – continua Bucaioni – le autorità ci hanno fatto capire che grandi assembramenti di persone fino alla fine dell’estate sono impensabili o comunque richiederebbero misure tali che non potremmo permetterci”. E poi c’è il lato economico. Il fundraising, in queste condizioni, è impensabile. Le attività che di solito raccolgono i soldi necessari all’organizzazione degli eventi, come le serate, sono ormai ferme da un mese e lo resteranno ancora per settimane.
L’ipotesi di farlo a settembre comporta altri interrogativi, a partire dalle imprevedibili condizioni meteo. Insomma, l’unica cosa possibile appare proprio annullare tutto.
Il mese dei Pride online
“Vogliamo però darvi anche qualche buona notizia – si legge ancora nella nota del coordinamento -. L’organizzazione dell’Umbria Pride 2020 era già partita, con tante persone coinvolte, idee e attività in campo. Questo ci permetterà di tornare nel 2021 con un’edizione ancora più ricca di eventi e una parata finale ancora più partecipata. Nel frattempo stiamo già pensando a delle iniziative online per il mese del Pride di quest’anno, sulle quali vi terremo presto aggiornat*”.
Pride annullati ovunque
Il coordinamento umbro è il primo a comunicare l’annullamento del pride. Previsto per il 27 giugno prossimo, sarebbe stato preceduto da un mese intero di eventi in tutta la regione. Poi è arrivato il coronavirus. Gli organizzatori degli altri, tanti, pride in programma in Italia per il 2020 stanno in queste ore decidendo sul da farsi.
Ma la situazione è identica in tutto il mondo.
“Oltre 150 Pride in tutto il mondo hanno già cancellato o posticipato indefinitamente i loro eventi, da Londra a Madrid, da Tokyo a Los Angeles” fa sapere il coordinamento Umbria Pride nella sua nota.
Ed ecco la mappa:
La motivazione è, naturalmente, per tutti la stessa: l’impossibilità di rispettare le date scelte prima e di organizzare manifestazioni con migliaia di persone garantendone la sicurezza.
E’ la prima volta che succede in 50 anni dai moti di Stonewall ad oggi, ma è anche la prima volta che l’occidente si ritrova a fronteggiare un’emergenza simile, dal secondo dopoguerra.