“L’identificazione assoluta fra sesso biologico e identità di genere appartiene a movimenti che si pongono agli antipodi rispetto ai principi statutari di ARCI”. Recita così il documento approvato dalla Presidenza nazionale di Arci durante la riunione dello scorso 3 giugno.
La petizione per escludere Arcilesbica
Il riferimento, non esplicitato, è alla petizione rivolta proprio ad Arci con cui circoli della stessa federazione, associazioni affiliate e singole persone chiedevano l’espulsione di Arcilesbica dal circuito. La richiesta è giunta dopo l’ultima campagna della storia associazione di lesbiche che conferma la linea di esclusione delle donne trans.
Secondo quanto si legge nel documento, Arci “non può accettare che si insinui l’idea che per difendere il genere femminile restino escluse una parte di cittadine e persone che stanno ancora lottando per un riconoscimento sociale e giuridico”.
Promuovere le identità di genere
La linea dell’associazione, insomma, è chiara. “Crediamo in una società in cui le identità di genere siano promosse, insieme al superamento degli stereotipi sessisti” si legge ancora nel documento. Un obiettivo che si può perseguire “attraverso la diffusione dell’educazione affettiva e sessuale mediante percorsi formali e non-formali di apprendimento”.
Il testo non cita mai Arcilesbica, né fa riferimento a provvedimenti nei confronti dell’associazione, tanto meno all’espulsione. Ma ha tutta l’aria di una netta presa di distanza dalle posizioni di Arcilesbica.