Caro Mario Adinolfi e cara Miriano Costanza “Questa legge non è un matrimonio e non c’è manco più la stepchild, ma mi basta pensarvi incazzati perché sia una notte serena per me”. Inizia così l’irriverente canzone della buonanotte cantata dall’attivista Marco Crudo sulle note di una celebre canzone di Francesco De Gregori. Dopo l’approvazione di una legge sulle unioni civili tanto dibattuta quanto sofferta, non possiamo che ridere ascoltando queste rime dedicate ai tanti (troppi) Formigoni, Cuccarini, Gasparri, Binetti di questo paese.