Tornata alla ribalta dopo le recenti dichiarazioni del leader della Lega, l’eterofobia – che, ricordiamolo, non esiste in quanto gli eterosessuali non vengono discriminati in quanto tali – diventa il tema centrale di un divertente video dell’attore Paolo Camilli. L’artista, che abbiamo di recente potuto apprezzare a Gli stati generali, il programma condotto da Serena Dandini e che ha riportato sul piccolo schermo le protagoniste de La tv delle ragazze, di Avanzi e del Pippo Kennedy Show, ha deciso di girare un filmato, tutto giocato sulla tecnica del ribaltamento della realtà. Cosa che però non deve essere piaciuta ai tanto rigidi, quanto inefficaci, bot che hanno ben pensato di oscurarlo.
Il video contro l'”eterofobia”
Vediamo insieme il video girato da Camilli, attualmente visibile su Twitter e su Instagram.
#ETEROFOBIA? un serio problema da risolvere… 🤦🏼#omofobia #pride🌈 #omotransfobia pic.twitter.com/UOXCM4qDt5
— Paolo Camilli (@paolocamilli) July 3, 2020
La dichiarazione di Camilli
L’attore, dopo la rimozione del filmato segnalata per altro da alcuni followers, ne ha chiesto il ripristino. «Facebook per ora ha risposto così: “È stata inoltrata una richiesta di analisi che impiegherà 24/72 ore lavorative”. Ecco, questo per me vuol dire dare potere e tempo a chi organizza ingiuste segnalazioni in massa o a chi scrive o posta contenuti razzisti, sessisti, omofobi, ecc. Perché sanno che le loro azioni non verrano subito richiamate, quindi possono creare scompiglio, fastidio, disagio e loro godono come bulletti. Questo meccanismo, caro Facebook, deve essere sovvertito» si è sfogato Camilli.
I precedenti di censura
Non è la prima volta per il social network. Facebook ha già oscurato in passato pagine Lgbt+. Lasciando indisturbati invece coloro che seminano odio e che scrivono commenti poco edificanti, per non dire proprio violenti, contro le minoranze. Era già successo con la pagina de I Sentinelli di Milano. Allora Luca Paladini fu oggetto di feroci attacchi e minacce di morte da parte di un utente. «La cosa surreale è che Facebook blocca la nostra pagina ma non questo tizio» commentò a suo tempo il portavoce de I Sentinelli.