È arrivato il momento conclusivo delle elezioni presidenziali americane: Joe Biden è il 46° presidente degli Stati Uniti. Conquistando i delegati della Pennsylvania, il candidato democratico raggiunge quota 273, che gli consente dunque di accedere alla Casa Bianca e di sconfiggere il suo avversario, il presidente uscente Donald Trump. Una vittoria risicata, giocata all’ultimo voto nei cosiddetti “stati chiave”. Una vittoria che arriva, però, grazie al voto di donne, black community e delle persone Lgbt+.
Il voto delle donne e il ruolo di Kamala Harris
Il quadro emerge chiaramente dalle schede infografiche pubblicate dal New York Times. Secondo le rilevazioni statistiche, il 56% dell’elettorato femminile ha premiato Biden. Gli uomini, invece, seppure di poco (+1%) hanno scelto il presidente uscente. Una percentuale, quella del voto femminile, che non deve sorprendere. Misoginia e disprezzo per la questione femminile hanno caratterizzato i quattro anni di amministrazione repubblicana, nell’ultimo mandato presidenziale. E non solo: la vicepresidente, Kamala Harris, è donna – la prima donna a ricoprire questa carica nella storia degli States – e anche appartenente alla comunità nera. Cosa che, per gli analisti e le analiste, ha avvantaggiato Biden.
Il voto a Biden della comunità afrodiscendente
Ben più elevato il consenso tra la black community. L’87% della popolazione afro-discendente ha premiato il candidato democratico. Solo la scorsa estate le strade americane erano in fiamme a causa dell’omicidio di George Floyd, da cui è partito il movimento di protesta “black lives matter”. In quell’occasione Trump si schierò a fianco della polizia, nonostante l’accusa di omicidio a danno degli agenti che hanno usato violenza sulla vittima. Una “scelta di campo” che ha fatto pendere il piatto della bilancia a favore di Biden.
Latinos e asiatici pro-Biden
Anche la popolazione latina e asiatica si schiera dalla parte di Biden. Ben i 2/3 della popolazione dei “latinos” ha votato Partito Democratico, negli USA. Percentuali simili si registrano anche nell’elettorato della popolazione asiatica residente negli States. Il 63% dei votanti ha scelto di mandare a casa Donald Trump, preferendogli il candidato democratico. Del resto, le dichiarazioni e le politiche sui migranti da parte del leader repubblicano sono state molto contestate, nonché definite razziste.
Il voto arcobaleno: un peso del 7% contro Trump
Il 61% dell’elettorato arcobaleno, ancora, si è schierato nettamente a favore del candidato democratico. Anche se, a questo proposito, va rilevato che è raddoppiato il voto a favore di Trump. Secondo Edison Research, che ha condotto alcuni exit poll, la percentuale dei voti è passata dal 14 al 28%. Il doppio rispetto alle scorse presidenziali. Lo riporta il sito Pink News. Pur tuttavia, la stragrande maggioranza ha preferito Biden. Una fetta di voti non indifferente, che raccoglie il 7% delle preferenze totali. E anche su questo versante la politica di Trump non è di certo stata benevola nei confronti delle persone Lgbt+. Soprattutto, l’amministrazione repubblicana si è distinta contro le persone transgender, discriminate negli ultimi quattro anni. Cosa che ha portato la maggioranza della comunità a preferire il Partito Democratico americano.