Un altro colpo andato a segno per i Måneskin: il gruppo romano dopo la vittoria di Sanremo 2021, ha vinto l’ultima edizione dell’Eurovision, che si è svolta a Rotterdam. Il pezzo con cui hanno trionfato in Olanda è lo stesso che ha raggiunto il podio del Festival della canzone italiana, Zitti e buoni. L’Italia non vinceva dal 1990, quando il primo posto era andato a Toto Cutugno con Insieme 1992. Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio hanno vinto con 524 voti, molti dei quali conquistati al televoto.
Måneskin, dalla strada all’Eurovision
E proprio sul voto da casa, così si esprimono i Måneskin in conferenza stampa: «È incredibile vincere con una canzone del genere. Abbiamo vinto perché tantissime persone da casa hanno votato per noi, è incredibile. Vogliamo ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto, siamo onorati. Abbiamo avuto tantissimi voti dal pubblico, questo ha un enorme valore». Il leader del gruppo, Damiano David, ha dichiarato, ancora: «Tutto quello che abbiamo fatto, da quando abbiamo iniziato a suonare in strada, ora ha un senso. Per noi ha un significato enorme ottenere un riconoscimento a questo livello, visto che suoniamo la musica che ci piace».
Dalla Russia, Manizha canta per le donne
Un’edizione che ha toccato anche temi politici molto delicati, soprattutto per quanto riguarda la comunità Lgbt+ e le donne. Dalla Russia, infatti, è arrivata la cantante Manizha con il brano Russian Woman. Un testo considerato dalla politica del suo paese “troppo femminista”, perché esorta le donne a non cedere agli stereotipi che le vogliono mogli e madri. Canzone ridicolizzata dalla presidente della Camera russa, Valentina Matviyenko, e attaccata dall’unione delle donne ortodosse che ne chiedevano il ritiro dalla competizione, la cantante – per altro vicina alle minoranze etniche e alla comunità arcobaleno di Russia – si è infine esibita ugualmente, ottenendo per altro un grande successo.
L’appello di Malgioglio a Putin
Commentatore d’eccezione di questa edizione, Cristiano Malgioglio insieme a Gabriele Corsi. Il cantante ha solidarizzato con Manizha, ricordando per altro la situazione della comunità Lgbt+ nel paese slavo: «Lei è vicina al mondo Lgbt» ha dichiarato, sulla concorrente «e visto che viene dalla Russia, sarebbe una grande gioia se il grande presidente Putin avesse più sensibilità per la comunità gay. Nessuno di noi sceglie la propria natura. Noi vi vogliamo bene, vogliateci bene anche voi». Alla vittoria dei Måneskin, infine, i due presentatori hanno improvvisato uno streep a metà, scambiandosi i pantaloni e rimanendo in mutande. Tutto in linea con il trash che l’Eurovision assicura ogni anno.